Rachel
Lavorare o sviluppare? Ci chiedono tutti da un’età giovanissima. Cosa vuoi essere da grande? Sei nata una lavagna pulita, ma non perdono tempo a scrivere su di te tutte le loro aspettative, cosa da fare e non fare. Disegnano il modello che devi sforzarti ad assomigliare, precisamente ogni dettaglio e sfumatura. Che sia d’accordo con i suoi aspetti oppure no, non ti riguarda. La tua programmazione è già determinata, equipaggiata con una serie di percezioni – perlomeno ti hanno fatto il favore da pensare per te. A scuola ti rubano l’ispirazione di fare un mondo migliore. Ti insesgnano ad accettare tutto costruito davanti a te, a non fare nessuna domanda. A stare zitta in mezzo all’autorità, a seguire la strada d’asfalto quando la tua anima ti urla di accontentare la tua curiosità per quelle che torcono sul fango e l’erba, correndo per i boschi sconosciuti. Cresciuta già, forse fai parte dei pochi che si sente costretta girando un’occhiata. Non puoi diventare quello che vuoi, piuttosto, deve cercare un posto in cui ci stai bene per la maggioranza della tua settimana. Ma che senso ha il lavoro che non contribuisce niente al mondo? Che non ti riempie di passione ed empatia? C’è uno spazio o almeno speranza per chi perferisce sviluppare fuori l’avidità che ci confina?
Apr 2, 2015 2:37 AM
Corrections · 2
Your writing reminds me a great song by John Lennon: 'Working class hero'. Is it related? I am a teacher who is working hard for seeing my students use their brain and exercise doubting about what society offers us, many other teacher try to do the same.
April 2, 2015

Lavorare o sviluppare?

Ci chiedono tutti da un’età giovanissima. Cosa vuoi essere da grande?

Tutti ci chiedono, sin dalla tenera età: "cosa vuoi/vorresti fare da grande?"

Sei nata (or: natO, if you want to talk for everybody, then males and females) una lavagna pulita (or: un foglio bianco/ una tabula rasa) , ma non perdono tempo (oppure: ma non ci pensano due volte) a scrivere su di te tutte le loro aspettative, cosa da fare e non fare. Disegnano il modello cui che devi sforzarti ad assomigliare, precisamente in ogni dettaglio e sfumatura. Che tu sia d’accordo con i suoi aspetti oppure no, non ti riguarda. La tua programmazione è già determinata, {{{equipaggiata con una serie di percezioni <em>=== I didn't understand this little part^^)</em> – perlomeno ti hanno fatto il favore da di pensare per te.

A scuola ti rubano (oppure: soffocano/uccidono) l’ispirazione di fare contribuire alla realizzazione di  un mondo migliore. Ti insesgnano insegnano ad accettare tutto ciò che c'è di costruito davanti a te, a non fare nessuna domanda (oppure: a non fare domande). A stare zitta/zitto in mezzo all’autorità (oppure: al potere/ai forti), a seguire la strada d’asfalto (oppure: già asfaltata) quando la tua anima ti urla di accontentare (oppure: soddisfare) la tua curiosità nei confronti di per quelle che torcono si estendono sul fango e sull’erba, correndo di correre per i  boschi sconosciuti.

Cresciuta già, Una volta cresciuta/cresciuto, forse fai parte dei pochi che si sente costretta sentono costretti {{{girando un’occhiata === <em>I can't understand this little part exactly^^)</em> . Non puoi diventare quello che vuoi, piuttosto, deve devi cercare un posto in cui ci stai puoi star(e sufficientemente) bene per  quasi tutta la la maggioranza della tua settimana. Ma che senso ha il lavoro che non contribuisce in alcun modo niente al rendere il mondo un posto migliore? Che non ti riempie di passione ed empatia? C’è uno spazio o c'è, almeno, una speranza per chi preferirebbe maturare/crescere/realizzarsi perferisce sviluppare fuori oltre l’avidità che ci confina?

 

Hai fatto un bel discorso; si potrebbero dire tante cose, a riguardo...!
Una cosa è certa: ognuno di noi dovrebbe avere la forza di - almeno - provare a realizzare i propri sogni, senza ascoltare solo coloro che, sicuramente per amore e con buone intenzioni, hanno cercato di ...scrivere sui fogli bianchi che eravamo^_*.
Ma c'è un'altra cosa ancora più certa: nessuno può toglierci almeno il potere di contribuire ad un mondo migliore nel modo che può sembrare talmente semplice da essere visto come inutile o di poco conto -ma non lo è: nel nostro piccolo, nella vita di tutti i giorni; quindi anche fuori dal lavoro, con le nostre azioni e con i piccoli, possibili atti di "coraggio".
Con la tua gentilezza e con la tua intelligenza puoi sicuramente rendere il mondo migliore. Però... ti auguro di poter realizzare anche i tuoi sogni nel mondo del lavoro!
PS: sei brava in italiano ^^

 

April 2, 2015
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