Si usa "di" per indicare il materiale... - coda di paglia (espressione idiomatica: coscienza sporca) - pugno di ferro in guanto di velluto (espressione idiomatica: con molta forza ma con modi gentili) - faccia di bronzo (espressione idiomatica: persona sfacciata) o la provenienza... - principe di Galles (un tessuto, o meglio, il suo disegno) blu di Prussia (un pigmento/colore) terra di Siena (un pigmento/colore) oltre ovviamente all'appartenenza, che è il piú canonico: - quarto di luna - riccio di mare (animale marino) - crine di cavallo - piumino d'oca - setole di maiale Si usa "da" per indicare l'uso (lo scopo, il fine): - macchina da scrivere ,da cucire (anche se per i piú pignoli dovrebbe essere "macchina per scrivere, per cucire" per non confonderla con una "macchina che deve essere scritta, cucita", questione di lana caprina: usualmente le macchine non si scrivono né si cuciono) - faccia da schiaffi (espressione idiomatica: persona irritante) - cavallo da tiro - cane da caccia - ferro da stiro - biglietto da visita - bicchiere da vino - tazzina da caffè, da tè Si usa "a" per indicare il modo (la maniera)... - pesto alla genovese - risotto alla milanese - cotoletta alla milanese - baccalà alla vicentina - fegato alla veneziana - lasagne alla bolognese - trippa alla parmigiana - spaghetti all'amatriciana - carciofi alla giudia (ebraica) o la qualità: - spaghetti alle vongole - quaderno a quadretti, a righe - brasato al Barolo - ravioli al vapore - tagliolini al tartufo - pizza al trancio ...

Questa parte della lingua italiana mi è sempre stata la più difficile, perché non ci sono le regole precise di come usare le preposizioni, e poi ci sono anche quelle articolate:-(, molte frasi le impari a memoria (si dice vado a scuola, a teatro, a casa, a letto, ma al cinema, al lavoro, al mare, al bar, alla posta ecc.) Per quanto riguarda i tuoi esempi, si può dire che quando si parla della maniera in cui si fa una cosa o quando vuoi parlare di una qualità di una cosa, si usa sempre la preposizione A: lavare a mano, guidare a piedi scalzi, scrivere a macchina, una camicia a quadri, una gonna a righe, una sedia a rotelle, gli spaghetti alla bolognese (io ho capito che nei casi simili si usa l'articolo perché bolognese è un aggettivo che si riferisce alla parola maniera che è omessa ma si sottintende, c'è un ottimo film Matrimonio all'italiana) ecc. La preposizione DI la usi quando vuoi dire di che materiale è fatto un oggetto, un tavolo di legno, un orologio d'oro e non si usa mai articolata, o l'appartenenza un libro di Maria, l'università di Roma, il coperchio della pentola ecc. Comunque l'uso delle preposizioni è impossibile saperlo perfettamente se non vivi sul posto perché c'è sempre l'interferenza negativa della lingua madre. Prima ti rassegni alla cosa, e smetti di pensarci molto, ti sarà più facile parlare e pian piano memorizzerai le frasi:-)

Ciao! allora partiamo da "di" che è una preposizione. Le preposizioni di mettono davanti a nomi, aggettivi, pronomi, avverbi e verbi all’infinito per collegarli e metterli in rapporto in vario modo. Le preposizioni semplici sono: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra Esempi di: il quaderno a quadretti "di" PdeL - "di" unisce il quaderno a quadretti a PdeL il figlio "di" Marco - "di" unisce il figlio a Marco la casa "di" Maria - "di" unisce la casa a Maria Al è invece una preposizione articolata (preposizione semplice + articolo determinativo) gli articoli determinativi sono: il, lo, l', i, gli, la, le Quindi, all/alle/alla sono preposizioni articolate. Esempi Io vado "al" cinema Io vado "al" market io vado "all'" ospedale tu giochi "al" calcio Io partecipo "alla" festa. Spero di essere stato utile. Buono studio!

lavato a mano fatto/tagliato a pezzi cotto a fuoco lento imparato a memoria gridato a squarciagola cavalcato a pelo (cavallo) venduto a peso marchiato a fuoco caduto di peso fatto di fretta fatto d'istinto/d'impulso scritto di getto sceso/crollato di valore