L’arabo è la quinta lingua più parlata al mondo. Sono infatti quasi 300 milioni le persone che lo usano come lingua madre. Appartiene alla famiglia delle lingue afro-asiatiche ed è imparentata con il maltese, l’ebraico e l’aramaico. Inoltre, è la lingua ufficiale di molti paesi dell’Africa settentrionale e dell’Asia Minore. Qualche esempio? Lo Yemen, il Libano, il Sudan, l’Egitto, l’Iraq, la Giordania, il Marocco e l’Arabia Saudita.

Infine, importante è anche il suo peso internazionale: è una delle lingue ufficiali della Lega Araba, dell’Unione Africana, della NATO e delle Nazioni Unite. Inoltre, è la lingua sacra dell’Islam.

Nonostante la sua grande diffusione, l’arabo non è una lingua dai contorni definiti secondo i nostri parametri tradizionali. Infatti, si articola in una grande varietà di dialetti e, come vedremo, si differenzia nel parlato e nello scritto. Imparare l’arabo da zero, quindi, può rivelarsi una sfida all’inizio addirittura scoraggiante.

Imparare l’arabo da zero: è difficile?

In realtà, una volta superato il primo naturale disorientamento, imparare l’arabo non è più difficile che imparare altre lingue. Certo, esistono molte differenze di cui tenere conto ma, una volta imparate, si procederà spediti. Inoltre, come per le altre lingue, esistono trucchi e metodi per aggirare le difficoltà.

Nel corso di questo articolo vedremo insieme:

  • da dove partire per imparare l’arabo da zero;
  • alcuni trucchi;
  • alcuni falsi miti su questa lingua.

Ma, prima, ti ricordiamo che imparare una lingua è più facile se ci si immerge in essa completamente. Cosa significa? Nel caso dell’arabo, usare giochi per imparare l’arabo, leggere libri per imparare l’arabo, vedere film per imparare l’arabo. Parlare con persone madrelingua. Insomma, mettersi alla prova.

Imparare l’arabo da zero: cosa bisogna sapere

Partiamo allora dagli aspetti fondamentali dell’arabo, che lo differenziano dalle altre lingue. Sono:

  • le varianti di arabo;
  • l’alfabeto;
  • le vocali;
  • il flusso della scrittura;
  • l’ordine sintattico.

Le varianti di arabo

Esistono tre varianti di arabo, che si differenziano molto tra di loro:

  1. L’arabo standard moderno, che viene parlato in tutto il mondo arabo, ma solo nei contesti formali e scritti. Ad esempio, nella letteratura, nella stampa e in televisione, nell’istruzione, nella politica, ecc. Se non sei interessato a un paese in particolare, è il tipo di arabo su cui ti conviene concentrarti.
  2. L’arabo classico o coranico, che è la base dell’arabo moderno. A differenza di quest’ultimo, viene utilizzato nei testi del Corano, nei testi classici, in quelli religiosi e giuridici.
  3. L’arabo colloquiale, che è un gruppo costituito da 5 grandi famiglie di dialetti:
  4. l’arabo del Golfo;
  5. l’arabo mesopotamico;
  6. il levantino, diffuso in Giordania;
  7. l’egiziano;
  8. il magrebino.

Ciascuna di queste famiglie si suddivide in numerosi sotto-dialetti, in base allo stato, alla città e alla religione. Le differenze tra ogni dialetto sono a volte molto forti. Quindi, se sei interessato a vivere in un paese particolare, informati su quale dialetto viene parlato e concentrati su quello.

L’alfabeto e le vocali

Contrariamente a quanto ci si aspetta, le lettere dell’arabo sono più delle nostre, ma non sono molte: solo 28. Sconsigliamo, perciò, l’uso di traslitterazioni che, se all’inizio aiutano, finiscono solo per ritardare l’apprendimento dell’alfabeto.

Due sono le caratteristiche fondamentali dell’alfabeto:

  • Ogni lettera rappresenta una consonante: le vocali esistono, ma sono indicate con dei segni posti vicino alle altre lettere.
  • Esistono lettere variabili e lettere invariabili. Queste ultime cambiano forma in base alla posizione: cioè a seconda che siano sole, all’inizio, a metà o alla fine di una parola.

Il flusso della scrittura

Il flusso della scrittura

Si tratta di una delle caratteristiche più conosciute di questa lingua e una di quelle che spaventa maggiormente quando si decide di imparare l’arabo da zero. Stiamo parlando del fatto che in arabo il senso della lettura e della scrittura va da destra a sinistra.

In realtà, come per l’alfabeto, questa è una delle caratteristiche a cui ci si abitua più velocemente.

L’ordine sintattico

Il World Atlas of Language Structures è una sorta di atlante delle strutture linguistiche. Sul relativo sito si trovano alcune notizie interessanti riguardo alla struttura sintattica dell’arabo. Infatti, l’arabo appartiene al 7% delle lingue che hanno un ordine sintattico Verbo-Soggetto-Oggetto (VSO).

Quindi, si differenzia dalla struttura a cui siamo abituati. Tuttavia, l’arabo è anche flessibile. Questo significa che, mutando la struttura in SVO (Soggetto-Verbo-Oggetto), a noi più familiare, il senso della frase non ne risente.

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I falsi miti da sfatare

Tra tutte le lingue, l’arabo è una di quelle che spaventa di più quando ci si accinge a studiarla. Questo perché sono numerosi i miti che la avvolgono, ma spesso, a ben vedere, si rivelano infondati.

Vediamone insieme qualcuno:

  • La pronuncia: si crede spesso che sia impossibile imparare tutti i suoni strani e gutturali dell’arabo. Questo è falso: esistono dei suoni particolari, è vero, ma sono solo tre quelli che non esistono nelle altre lingue. Una volta che li avrai imparati, potrai continuare con il resto dei suoni molto facilmente. Inoltre, tutte le parole vengono pronunciate esattamente come si scrivono.
  • Il lessico: si pensa che l’arabo abbia un vocabolario enorme e che ci siano infiniti modi per dire una stessa parola. Anche questo è falso: certo, l’arabo antico ha un vocabolario complicato e ampio, ma l’arabo moderno ha un numero di vocaboli simile a quello delle altre lingue. Inoltre, la maggior parte delle parole sono formate attorno a una radice comune.
  • La grammatica: è comune temere che la grammatica dell’arabo sia oscura e complessa. Falso: ad esempio, il sistema dei verbi è abbastanza semplice. Certo, ci sono dei verbi irregolari, ma esistono solo due tempi verbali.

I trucchi per imparare l’arabo

Come dicevamo all’inizio dell’articolo, esistono dei trucchi per imparare l’arabo da zero. Vediamone insieme alcuni.

Le liste di parole

Un modo semplice per imparare l’arabo, ma che vale per ogni lingua, è quello di individuare le 500 parole principali. Quelle parole, cioè, che sono maggiormente utilizzate nelle conversazioni di ogni giorno.

Alla base di questo metodo c’è la Legge di Pareto, un famoso matematico. Pareto, infatti, aveva calcolato che l’80% della ricchezza si concentrava nelle mani del 20% della popolazione. Ma questa proporzione si può applicare in tantissimi altri ambiti. Anche alle lingue: è stato calcolato che l’80% delle conversazioni, infatti, è composto dal 20% delle parole.

Ci sono vari modi per individuare le nostre 500 parole di base. Su Wikibooks, ad esempio, ne trovi un primo gruppo. Una volta stilata la tua lista, inizia a memorizzarla. Se studi 10 parole al giorno, in meno di due mesi sarai autonomo e potrai padroneggiare delle conversazioni di base. Fantastico, no?

Una seconda lista può essere quella delle parole italiane che derivano dall’arabo. Pensa che sono più di 200! Potrai memorizzare facilmente quelle parole, perché praticamente le conosci già. Con poco sforzo, insomma, ti ritroverai con un vocabolario già ricco.

Giochi per imparare l’arabo

Un altro trucco è quello di avvalersi di giochi per imparare l’arabo. Imparare giocando e divertendosi: geniale, no?

Ne esistono molti, destinati sia ad adulti che a bambini. Perlopiù, aiutano a memorizzare l’alfabeto, la fonetica e a facilitare l’analisi linguistica.

Ecco, di seguito, una tabella con quelli principali:

GiocoTematicaFunzionamentoAdatto ai bambini
Jawab SpeedDomande sul CoranoRisposta veloce, vero o falso
AbjadiyyaAlfabetoGioco con le carteSì, dai 5 anni
Lu’batul Mutabaqah Lil HuroofAlfabetoGioco Memory, trova le carte uguali
Puzzle alfabeto.AlfabetoPuzzle

Libri per imparare l’arabo

Un ottimo trucco consiste anche nell’utilizzare dei libri. Infatti, esistono numerosi libri per imparare l’arabo, perlopiù destinati ai bambini, e quindi molto semplici da seguire.

Alcuni sono audiolibri e si basano perciò sull’ascolto e sulla pronuncia, oppure su tecniche mnemoniche.

Ecco un elenco dei principali audiolibri realizzati in italiano:

TitoloAudiolibroEdizioneAnno
Imparare l’arabo per principianti: Prime parole per tuttiNoIndipendente2021
1000 parole essenziali in araboMercurius2018
Impara l’arabo con ZanichelliZanichelli2012
Imparare a parlare arabo. Ascolta, ripeti, parla.Mercurius2018
Le parole in azioneNoVita e pensiero2020

Impara l’arabo su italki

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Naturalmente, le dritte che ti abbiamo dato nell’articolo sono efficaci, ma non bastano a farti imparare l’arabo da zero. Se vuoi usarlo per lavoro, o per trasferirti in un paese di lingua araba, serve un corso mirato.  Focalizzato, cioè, sull’arabo della zona che ti interessa, in modo che tu possa interagire davvero con la popolazione locale.

Su italki imparare l’arabo è facile e divertente: infatti, potrai costruire il tuo corso sulla base delle tue esigenze. Accedi e iscriviti alla piattaforma e scegli un professore di arabo madrelingua tra quelli disponibili, a seconda del tuo budget e delle fasce orarie che preferisci. Con l’assistenza dei nostri tutor, poi, potrai individuare il metodo di studio più consono a te e al tempo a tua disposizione. In questo modo, inizierai a studiare l’arabo senza sentirti frustrato, raggiungendo un buon livello in breve tempo. Ti aspettiamo sul nostro sito!

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