Il tuo regista preferito è Manoel de Oliveira? O forse il tuo poeta prediletto è Fernando Pessoa? Se la tua risposta ad almeno una di queste domande è sì, avrai una buona motivazione per studiare il portoghese. La curiosità per un’espressione culturale, infatti, può essere un ottimo stimolo per voler conoscere una lingua.

Se sei interessato a intraprendere questo percorso di studio, in questo articolo troverai una guida completa alla grammatica portoghese. E, inoltre, potrai venire a conoscenza di qualche curiosità sulla terza lingua europea più parlata nel mondo. Iniziamo il nostro viaggio nella lingua portoghese da un accenno filologico.

La grammatica portoghese e le sue origini latine

Se ti chiedi se per un italiano è facile imparare il portoghese, sappi che la risposta è sì. Il motivo è da ricercare nella comune origine delle due lingue, ovvero la famiglia delle lingue romanze. Precisamente, essa è composta dal latino classico, dall’italiano, dal portoghese, dallo spagnolo, dal francese e da altre lingue affini.

Il fatto di provenire da uno stesso gruppo linguistico fa sì che l’italiano e la lingua portoghese presentino diverse analogie. Ad esempio, queste si possono riscontrare nella sintassi e nel lessico. Anche la grammatica portoghese è più facilmente accessibile per gli studenti italiani, viste le numerose regole simili. A parte alcuni aspetti fonetici, poiché il portoghese ha più suoni dell’italiano, sostanzialmente non ci sono grossi problemi di apprendimento.

Lo studio del portoghese può rivelarsi davvero stimolante, perché i contatti con altri sistemi linguistici lo hanno reso molto variegato. Infatti, in esso sono stati introdotti, tra gli altri, elementi lessicali di etimologia araba, germanica, giapponese e africana.

Partiamo dalle basi: i sostantivi

Partiamo dalle basi: i sostantivi

Se la grammatica portoghese fosse una casa, alle sue fondamenta metteremmo sicuramente i sostantivi. Come in italiano, anche in portoghese essi possono essere di genere maschile o femminile, e di numero singolare o plurale.

Generalmente, i nomi che terminano con la vocale -o sono maschili, mentre quelli che finiscono in -a sono femminili. Quelli che, invece, terminano con la vocale -e possono essere sia maschili che femminili. Per esempio, sono maschili i nomi dei laghi, delle catene montuose, dei fiumi, dei mesi e dei punti cardinali. Inoltre, alcuni nomi presentano un’unica forma e un unico genere per entrambi i sessi. Al contrario, altri cambiano di significato in base al genere, o hanno una forma diversa al maschile e al femminile.

Per quanto riguarda il numero, per formare il plurale si aggiunge solitamente la -s alla forma singolare. Analogamente, a seconda della terminazione della parola si segue una determinata regola per formare il plurale. In più, alcuni sostantivi si utilizzano soltanto al plurale e, viceversa, altri si usano esclusivamente al singolare. Infine, in certi casi il sostantivo può assumere un significato diverso al singolare e al plurale.

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I verbi

Praticamente, il sistema verbale della lingua portoghese si può considerare uguale a quello dell’italiano. Sulla base della terminazione dell’infinito i verbi sono classificabili in quattro coniugazioni: -ar, -er, -ir e -or. Le prime tre coniugazioni sono simili a quelle dell’italiano, mentre all’ultima appartengono soltanto i verbi che derivano dall’infinito “pôr” (porre). Per quanto concerne i tempi composti, l’unico ausiliare utilizzato nella grammatica portoghese è il verbo avere. A proposito del verbo avere, in portoghese esiste una sola forma per indicare il possesso, ovvero il verbo “ter”. Troviamo anche il verbo “haver”, ma significa “c’è/ci sono”.

Due verbi che meritano una particolare attenzione nella grammatica portoghese sono sicuramente ser ed estar. Le loro rispettive traduzioni sono essere ed essere/stare. Fondamentalmente, la differenza tra i due è che il primo si collega a un’idea di essenzialità o permanenza, mentre il secondo rende un’idea di transitorietà, una condizione provvisoria. Per esempio, il verbo ser si usa per indicare la nazionalità, la professione, la religione o il prezzo. Il verbo estar, invece, definisce lo stato di salute, il meteo, lo stato in luogo e la data.

Suddivisi in regolari e irregolari, i verbi della lingua portoghese presentano tempi semplici e composti. I modi sono l’indicativo, il congiuntivo, l’imperativo, l’infinito, il participio e il gerundio. Complessivamente, uno studente italiano non ha grossi problemi di apprendimento poiché i tempi del sistema verbale sono gli stessi dell’italiano. Se confrontato con il modo congiuntivo italiano, quello portoghese è più particolare, perché ha due tempi in più.

Se desideri approfondire le similitudini e le differenze tra il sistema verbale italiano e quello portoghese, ti consigliamo questo articolo.

 

Articoli, pronomi, aggettivi e congiunzioni

Proseguiamo la nostra panoramica sulla grammatica portoghese con altre parti del discorso: articoli, pronomi, aggettivi e congiunzioni. Le abbiamo descritte in una tabella e poi abbiamo aggiunto qualche approfondimento:

ARTICOLI PRONOMI AGGETTIVI CONGIUNZIONI
Gli articoli precedono sempre il sostantivo a cui si riferiscono, attribuendogli il genere e il numero. Possono essere determinativi oppure indeterminativi. Nella lingua portoghese esistono svariate categorie di pronomi. Per esempio, quelli personali sono uguali a quelli italiani. Anche in portoghese si usano raramente, soprattutto se la desinenza del verbo determina già la persona. Anche gli aggettivi nella grammatica portoghese sono suddivisi in varie categorie. Quelli qualificativi concordano nel genere e nel numero con il sostantivo a cui si riferiscono. Per formare il femminile e il plurale si seguono le stesse regole che abbiamo visto per i sostantivi. Abbiamo scelto di menzionare le congiunzioni nella nostra guida perché sono elementi lessicali fondamentali. Anch’esse sono ripartite in varie categorie, e possono essere coordinanti o subordinanti.

Approfondimenti

ARTICOLI

  • Gli articoli possono essere di genere maschile o femminile, e di numero singolare o plurale. Si usano anche per formare le preposizioni articolate, con gli aggettivi possessivi e con i nomi propri, di paesi o regioni. Infine, possono essere utilizzati con le espressioni di tempo, peso e misura.

PRONOMI

  • Oltre ai già citati pronomi personali, nella grammatica portoghese esistono i pronomi riflessivi, relativi, possessivi, dimostrativi, indefiniti e interrogativi.

AGGETTIVI

  • Nelle lingue romanze e quindi anche nella lingua portoghese, l’aggettivo qualificativo può avere quattro gradi. Essi sono il positivo, il comparativo, il superlativo e l’assoluto. Come è stato detto, gli aggettivi concordano in genere e numero con il nome. Inoltre, come succede nella lingua italiana, essi possono essere preceduti da un articolo. Oltre ai qualificativi, troviamo gli aggettivi possessivi, dimostrativi e indefiniti.

CONGIUNZIONI

  • Tra le congiunzioni coordinanti rientrano le copulative, le avversative, le distributive, le conclusive e le esplicative. Invece, tra quelle subordinanti troviamo le causali, le concessive, le condizionali, le finali, le temporali, le consecutive, le comparative e le integranti.

Concludiamo la panoramica: preposizioni, avverbi, numeri cardinali e ordinali, orario e calendario

Per concludere la nostra guida, nella tabella qui di seguito abbiamo analizzato altri elementi della grammatica portoghese:

PREPOSIZIONI AVVERBI NUMERI ORARIO E CALENDARIO
Come in italiano, anche nella lingua portoghese le preposizioni si suddividono in semplici e articolate. Analogamente, gli avverbi sono un elemento lessicale facile da comprendere, perché in portoghese e in italiano hanno la stessa funzione. Ad esempio, modificano o contraddistinguono verbi e aggettivi. Suddivisi tra cardinali e ordinali, i numeri sono molto simili a quelli delle altre lingue romanze, compreso l’italiano. I decimali sono separati da una virgola, ma dal numero mille in su le cifre sono divise da un punto. Nella lingua portoghese per indicare l’orario si segue l’orologio di 24 ore. La terminologia per i giorni della settimana, i mesi e le stagioni segue le normali regole grammaticali.

Approfondimenti

PREPOSIZIONI

  • Come in italiano, le preposizioni articolate nascono dalla fusione tra una preposizione semplice e un articolo determinativo. Ma, nella grammatica portoghese hanno origine anche dalla combinazione con altri elementi. Ossia l’articolo indeterminativo, il pronome dimostrativo, l’aggettivo indefinito “outro” e il pronome personale alla 3ª persona singolare e plurale.

AVVERBI

  • Gli avverbi portoghesi sono così classificati: affermativi, dubitativi, quantitativi, di luogo, di modo, di negazione, di frequenza e di tempo.

NUMERI

  • I numeri ordinali si comportano come un qualsiasi aggettivo, e possono essere di genere maschile o femminile. Inoltre, si usano per indicare il secondo elemento quando i numeri cardinali sono composti da due elementi lessicali.

ORARIO E CALENDARIO

  • Nella grammatica portoghese l’orario è pensato come una qualsiasi espressione di tempo, e non presenta nessuna difficoltà di apprendimento. Ecco alcuni esempi: “È l’una di notte”, “Sono le sei del mattino”, “Sono le quattro del pomeriggio”. A proposito dei giorni della settimana, linguisticamente questi termini presentano una particolarità. Escludendo il sabato e la domenica, partendo dal lunedì i giorni si chiamano “secondo giorno”, “terzo giorno”, “quarto giorno”, ecc. Questa singolare denominazione si spiega perché la settimana inizia dalla domenica, e dunque il lunedì è il secondo giorno.

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Se vuoi saperne di più sulla diffusione del portoghese nel mondo, ti consigliamo questo articolo: “Dove si parla la lingua portoghese?”

 

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