Una delle domande più comuni che viene fatta riguarda le differenze tra cantonese e cinese mandarino. Spesso, si usa il termine “cinese” per indicare la lingua parlata in Cina. Ma, in realtà, in Cina esistono varie lingue parlate ancora oggi. Tuttavia, le più conosciute sono il cantonese e il mandarino.

In questo articolo vogliamo introdurti un po’ in questo universo cinese così affascinante e antico, mostrandoti alcuni aspetti linguistici. In particolare, cercheremo di vedere le differenze tra cantonese e cinese mandarino. Buona lettura.

Cantonese e cinese mandarino: di cosa parliamo?

Innanzitutto, va detto che il cinese parlato in Cina è molto vario. Ci sono grandi differenze dal nord al sud e dall’est all’ovest del paese. Proviamo a immaginare un albero: la chioma dell’albero è quello che viene comunemente chiamato “lingua cinese”. Invece, i rami sono tutte le lingue o i dialetti che formano la chioma. Tra questi rami, troviamo il mandarino, il cantonese, l’hakka, il wu e molti altri. Infatti, si stima che in Cina esistano più di 250 lingue ancora in uso al giorno d’oggi.

Tuttavia, il cantonese e il cinese mandarino sono i più parlati e conosciuti a livello internazionale. Con l’espansione della Cina nel mercato globale, è aumentato vertiginosamente l’interesse ad imparare il cinese. Essendo la Cina uno dei mercati economici più grandi al mondo, rapportarsi con questo paese è fondamentale. Quindi, conoscere almeno le basi della lingua è diventato davvero importante. Ma di quale lingua si parla quando trattiamo di affari ed economia? Parliamo del mandarino.

Cinese mandarino

Il cinese mandarino è considerato una lingua franca. A livello nazionale è l’unica lingua ufficiale della Cina. Infatti, viene insegnato ai bambini nelle scuole ed è la lingua che si parla in TV e nelle radio nazionali. E, ovviamente, è quella usata negli scambi commerciali ed economici. Il termine mandarino era usato dagli occidentali per designare i funzionari dell’Impero cinese. Poi, questa parola è passata a indicare il dialetto del Nord, diventato, in una fase successiva, lingua franca. Questa lingua è conosciuta in Cina con il termine putonghua ed è basata sulla pronuncia di Pechino. Ovviamente, nella realtà la pronuncia ha molte variazioni regionali. Oltre a essere parlato in Cina, il mandarino è usato a Taiwan ed è una delle quattro lingue ufficiali di Singapore.

Con la caduta dell’Impero cinese e la nascita della Repubblica cinese, ai primi del Novecento, in Cina inizia un acceso dibattito sulla lingua. In particolare, si sente la necessità di avere una lingua franca accessibile a tutte le persone. Dunque, prendendo spunto dalla pronuncia del dialetto mandarino parlato proprio a Pechino, si decide di elaborare il putonghua, il cosìdetto “cinese standard”. Pertanto, questa lingua franca viene adottata come lingua ufficiale dalla Repubblica di Cina nel 1932. Successivamente, con la nascita della Repubblica Popolare Cinese nel 1949, si decide di mantenerla come tale.

Cantonese

Il cantonese è parlato principalmente a Hong Kong, nella provincia di Guandong e a Macau (dove il portoghese è l’altra lingua ufficiale). Inoltre, il cantonese è parlato da moltissime comunità cinesi sparse nel mondo. Quando vai in un ristorante cinese, è molto probabile che il cameriere parli cantonese piuttosto che mandarino. Questo perché c’è stata, e c’è tuttora, una grande migrazione proveniente principalmente da Hong Kong. Di conseguenza, la diffusione del cantonese all’estero si è espansa molto.

Quale cinese imparare?

Quale cinese imparare?

La risposta dipende dai tuoi piani o programmi futuri. Ricorda che il mandarino è la sola e unica lingua ufficiale della Cina. Ci sono molte più persone che parlano mandarino rispetto al cantonese. Se il tuo piano è quello di lavorare nel mercato cinese allora, devi assolutamente imparare il mandarino. Anche se desideri viaggiare in lungo e in largo per il paese, il mandarino è la lingua essenziale e fondamentale da imparare.

Invece, se desideri andare a Hong Kong allora il cantonese sarà la tua scelta. Va considerato che Hong Kong è un luogo pieno di banche e aziende e può offrire molte opportunità di carriera. Tuttavia, è possibile usare il mandarino anche a Hong Kong, ma nessuno ti ringrazierà per questo. Circa la metà delle persone di Hong Kong sa parlare mandarino, ma è dovuto alla necessità di scambi economici con la Cina. Circa il 90% degli abitanti parla il cantonese come prima lingua e prova un certo risentimento verso il mandarino. Sicuramente, se sei un non-nativo, le persone preferiranno parlare con te in inglese. Questo vale anche per Macau. I locali non amano molto parlare in mandarino, quindi prediligono l’inglese con i non-nativi.

Riassumendo, se vuoi trasferirti a Hong Kong e crearti una carriera nel mondo finanziario, il cantonese è necessario per comunicare. Se invece questo luogo non è di tuo interesse, ti consigliamo di focalizzarti nello studio del mandarino. Se sei una persona particolarmente audace, puoi provare a imparare entrambe le lingue. A questo riguardo, ci sbilanciamo un po’, dicendoti che è più facile imparare per primo il mandarino e poi, passare al cantonese.

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Differenze tra cinese mandarino e cantonese

Come è stato detto, cantonese e cinese mandarino sono parlate in zone e contesti diversi tra di loro. Ora che abbiamo chiarito quest’aspetto, andiamo a scoprire alcune differenze strutturali tra le due.

Grammatica

Partiamo da un tema che crea sempre molta angoscia a chi si immerge nello studio di una lingua: la grammatica. La grammatica è una parte tanto ostica quanto necessaria per strutturare la lingua. A livello grammaticale c’è differenza tra cinese mandarino e cantonese. Questa differenza è particolarmente evidente nell’ordine degli avverbi e nell’uso dei complementi diretti e indiretti.

Nel cinese mandarino, gli avverbi si trovano prima del verbo, mentre in cantonese possono essere posti dopo il verbo. Per esempio, in mandarino abbiamo una frase costruita così: “Tu prima esci”; in cantonese la frase sarà: “Tu esci prima”.

L’altra grande differenza sta nella collocazione dei complimenti diretti o indiretti all’interno della frase. In cinese mandarino, il complemento indiretto si posiziona prima del complemento diretto. Mentre, in cantonese è il contrario. Quindi, in cinese mandarino avremo frasi come: “Dai a me i documenti”; in cantonese la frase sarà: “Dai i documenti a me”.

I toni

Come probabilmente già sai, il cinese è una lingua tonale. Questo significa che le sillabe si differenziano nel significato in base a come vengono pronunciate. Una stessa sillaba pronunciata con toni differenti, ha significati completamenti diversi. E credici, non è una cosa da poco. Infatti, sbagliando un tono puoi dire parole maleducate o offensive. Quindi, fai davvero attenzione a queste fondamentali particolarità e diversità.

In cinese mandarino esistono 4 diversi toni, più un quinto tono considerato neutro. I toni del cinese mandarino si contraddistinguono grazie a diversi segni:

  • primo tono: “-” indica un suono alto
  • secondo tono: “´” il suono è ascendente
  • terzo tono: “ˇ” è prima discendente e poi ascendente
  • quarto tono: “`” è completamente discendente.

Per quanto riguarda il cantonese, questo tema si complica un po’. In cantonese sono stati identificati 9 toni. Tuttavia, esiste un dibattito tra i linguisti riguardante la classificazione tonale del cantonese. Infatti, i linguisti contemporanei che si sono specializzati nel cantonese, hanno rilevato 6 toni. Secondo molti di loro, i toni 7, 8 e 9 hanno la stessa altezza e forma dei toni di livello 1, 3 e 6. Per approfondire questo tema riguardante il cantonese, ti consigliamo la lettura di questo articolo che chiarisce, nello specifico, varie posizioni.

Dalla teoria alla pratica

Dalla teoria alla pratica

Lo studio delle lingue è basato da una parte teorica, ma riusciamo a vedere la nostra evoluzione quando la pratichiamo. Poter praticare o usare un idioma con costanza, è ciò che ti permette di capire quanta strada hai percorso e cosa devi potenziare. A volte, nell’atto comunicativo ci rendiamo conto che il nostro punto debole sono le costruzioni verbali, o il vocabolario, o ancora la pronuncia. Infatti, in moltissime lingue, è fondamentale imparare bene la pronuncia per non cadere in equivoci imbarazzanti. Prendiamo il caso della lingua cinese: imparare i toni della lingua è essenziale per instaurate una comunicazione. Il tono cambia completamente il significato delle parole, dunque bisogna fare molta attenzione nell’atto comunicativo.

Un’ottima soluzione per allenarsi e per risolvere ogni dubbio circa la pronuncia o i toni, è affidarsi a un professore di cinese. L’interazione tra insegnante e studente è fondamentale in una fase di apprendimento. Per imparare il cinese in modo corretto, l’insegnante è il tuo salvagente. Infatti, con un insegnante a tua completa disposizione, se anche commetti degli errori, lui o lei sono lì per supportarti e aiutarti. Potrai risolvere, una volta per tutte, ogni dubbio sulla differenza tra cinese mandarino e cantonese.

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