(Esempi alla fine)
Rispondo a due domande: /pure/ e /anche/ .
In molti casi /pure/ significa qualche cosa in eccesso, cioe` che non ci
si aspetta e in genere di tipo negativo; non ha nulla a che fare con il
linguaggio 'colloquiale', ma con un significato aggiunto (added meaning).
/magari/ ha una origine (etimologia dal greco) legata alla espressione
di felicita`; il suo uso e` quasi sempre legato ad un augurio, un auspicio,
una espressione di desiderio per una realta` diversa ma non possibile.
Usarlo con il significato neutrale di /forse/ significa, per me, derubare la
parola della sua bellezza e obbligare chi ascolta ad una attenta riflessione
(per capire bene) e quindi ad un non necessario consumo di tempo e 'energia'
che non e` rispettoso verso chi ascolta.
Esempi:
e1) Ho sentito che hai invitato pure Marco alla festa.
Allora io non potro` venire, mi dispiace.
e2) Vuoi mettere pure il dizionario Latino-Greco nello zaino (backpack)?
E perche` magari non metti anche una enciclopedia in dieci volumi?
e3) Si`, ho invitato anche Franco, ti fa piacere?
In (e1) l'uso di /pure/ rende chiaro (makes it clear) che chi
parla non ha simpatia (dislikes) Marco.
In (e2) :
l'uso di /pure/ rende chiaro che il dizionario e` giudicato un
peso eccessivo da chi parla.
Inoltre /magari/ e` usato come sfida (challenge):
/magari/ (una cosa desiderabile) per chi ascolta, ma NON per chi
parla. E` uno degli utilizzi di /magari/, ma c'e` sempre un
significato di piacere, anche se in una situazione impossibile.
In (e3), uso /anche/ per aggiungere qualcuno o qualcosa, in modo
neutro rispetto al contenutio emotivo.