Non è un luogo comune: noi italiani gesticoliamo come pazzi e spesso
riusciamo a riassumere un intero discorso con un leggero sventolio di
mani e dita. Proprio come fanno i tedeschi con le loro interminabili
parole che esprimono concetti astrusi e complicati.
Bene, ora che abbiamo appurato il nostro amore per il linguaggio del
corpo… ripensiamo un attimo a questa espressione: certo, ora è più
facile comprenderne la connotazione negativa. Dopotutto, dire a un
italiano che se ne sta “con le mani in mano” è come spogliarlo di uno
dei suoi tratti distintivi.
L’espressione si usa nei confronti di una persona che non sta lavorando
mentre tutti quelli attorno a lui si danno da fare (“Non stare lì con le
mani in mano, aiutami con questa valigia!”) oppure nei confronti di uno
“sbadato” (o pigro o taccagno) che non ha portato il regalo a una festa
di compleanno e si è presentato con… le mani in mano, appunto.