Ciao; la differenza tra queste due preposizioni è che si utilizzano in due situazioni diverse:
DI
Per specificare l’appartenenza: Il quaderno di Gianluca.
Per indicare una parte: Molti di bambini.
Per fare un paragone: Vittorio è più alto di Anselmo.
Per indicare permanenza o movimento: Dormo di là; passiamo di qui; vado di qua.
Per indicare l’origine o provenienza: Sono di Milano.
Per indicare un argomento: Il libro di geografia; parlare di calcio.
Per specificare un materia: Un tavolo di legno.
Per indicare un modo di compiere un’azione: Arrivare di corsa.
Per determinare una causa: Saltare di allegria
Per indicare abbondanza: Una cesta piena di mele.
Per indicare privazione: Questo ragazzo manca di iniziativa.
Per specificare qualità: Un uomo di bassa statura. .
Per riferirsi al tempo: Di mattina piove sempre.
Per riferirsi all’età: Un signore di quarant’anni.
Per indicare la colpa: Lo accuseranno di furto.
Per indicare il valore o il prezzo: Una casa di 300.000 euro.
Per indicare quantità o misura: Un edificio di venti piani.
Con i verbi all’infinito: Ha già finito di mangiare; ha ragione di essere arrabbiato.
DA
Per indicare la provenienza: Vengo da Firenze.
Per indicare la destinazione quando è una persona: Vado da Michele.
Per indicare la permanenza in un luogo: Rimango da Luigi fino a settembre.
Per indicare una causa: È morto dalla paura.
Per indicare una divisione: Le case sono separate da un recinto.
Per indicare l’origine di qualcosa: L’italiano deriva dal latino.
Per riferirsi al tempo: Lavoro qui da dieci anni.
Per indicare lo scopo di qualcosa: Sala da pranzo.
Per specificare il prezzo di qualcosa: Una casa da 500.000 euro.
Per indicare chi fa un’azione: Un articolo scritto da Roberto.
Per indicare l’inizio di un’azione: Da lunedì comincio una dieta.
Con i verbi all’infinito: Un dolce da mangiare la mattina.