Ciao Jaimee, brava! Questo film deve essere molto interessante. Attenzione alla traduzione dei titoli dei film. In italiano, non coincidono quasi mai alla traduzione letterale, per questo motivo, lascerei solo il titolo il inglese. Ecco la correzione. ------------------- L’ultimo film che ho guardato è stato “The Hill: The Last Little Italy”. Ho anche ascoltato l’intervista al regista. Il film parla del quartiere di St. Louis nel Missouri dove gli immigrati italiani abitano ormai da più di cento anni. Il film raccontava di come gli italo-americani hanno conservato le tradizioni e le ricette di cucina. La comunità italiana non ha dimenticato neanche la propria religione, è rimasta così com’era in l’Italia prima dell’ emigrazione. Il regista sapeva che il titolo avrebbe creato delle polemiche perché ci sono altri quartieri come questo negli Stati Uniti. Ma diversamente ad altre, questa comunità non si è dissolta nel nulla. Sul film si è parlato anche di un elenco degli discendenti, quando una famiglia doveva partire un’altra famiglia dell’ elenco veniva contattata per acquistare la casa. In questo modo cinque generazioni vivevano nella stessa casa. La gente, ora, vive lì con molto orgoglio. Dopo aver visto il film, ho pensato che fosse bello. I registi hanno reperito tante fotografie e interviste per poter realizzare il film. Si sentiva la passione della gente. Lo consiglierei a chi è interessato alla storia degli immigrati italiani negli Stati Uniti o a chi piace la sociologia in generale.

L’ultimo film che ho guardato è stato “The Hill: The Last Little Italy” (La Collina: L’ultimo Quartiere Piccola Italia.) Ho anche ascoltato l’intervista al regista. Il film parla del quartiere di St. Louis, Missouri dove gli immigrati italiani abitano da più di cento anni. Il film mostrava come gli Italo-Americani lì conservano le tradizioni, le ricette, e una comunità che rimane vicina alla chiesa com’era in l’Italia quando emigrarono. Il regista sapeva che il titolo avrebbe fatto discutere perché ci sono altri quartieri come questo negli Stati Uniti. Ma diversamente dalle altre, questa comunità non si è dispersa al vento. C’è un elenco di discendenti e quando una famiglia doveva partire un’altra famiglia dell’elenco veniva contattata per acquistarne la casa. In questo modo cinque generazioni hanno vissuto lì. Lì la gente vive con molto orgoglio. Comunque, il film mi è piaciuto. Il regista ha fatto tante fotografie e interviste che hanno fatto vivere il racconto. Si sente la passione della gente di lì. Lo consiglierei a chi è interessato alla storia degli immigrati italiani negli Stati Uniti o a chi piace la sociologia in generale.