Mi può spiegare qualcuno le parole "le déa" nella locuzione seguente? "Convenevole cosa è, carissime donne, che ciascuna cosa la quale l'uomo fa, dall'ammirabile e santo nome di Colui il quale di tutte fu facitore le déa principio" ( "La Confessione del Ser Ciappelletto"). The English translation given by Stanley Appelbaum is as follows: "It is only proper, dearest ladies, that in everything a man does he should take his start from the admirable, holy name of the One who created all things." Is "déa" an older subjunctive form of "dia" (from "dare") dependent on "convenevole cosa è che..."? It's the "le" that really confuses me. It seems to be an indirect object pronoun, feminine gender (dare principio a ? = darle principio), but what does it refer to? The skeleton seems to be "È convenevole che ciascuna cosa le déa principio da...etc.".
Forse meglio ancora: '|e| a loro diede principio'. Le = a loro (pronome personale con funzione di complemento di termine).
Provo a spiegare un pò se ci riesco e se riesce a capirmi. Io in italiano corrente tradurrei così: ".... dall'ammirabile e santo nome di Colui il quale fu creatore di tutte (sottinteso: le cose) e alle quali diede principio".
Principio vuol dire inizio. Pertanto:
A.dire 'fu creatore di tutte le cose" e "alle quali diede inizio" è lo stesso significato, è una 'ripetizione', infatti l'inglese traduece solo '...the One who created all things'. Naturalmente nel Decamerone è una ripetizione voluta.
B. 'le' allora ha funzione di pronome relativo (alle quali).
C. 'dèa' è passato remoto del verbo 'dare' e in italiano si dice 'diede' o 'dette'.
D. secondo me 'fu creatore di tutte le cose' 'e alle quali diede inizio' sono 2 frasi coordinate dalla congiunzione 'e' che nel testo letterario non c'è.