Il loto In questi giorni abbiamo visitato il Giardino Botanico di Bonn e siamo rimasti particolarmente soddisfatti delle piante acquatiche in fiore, in particolare del loto. I fiori di loto ricordano molto le ninfee, ma sono una specie separata, cioè il loto indiano e il loto americano. La bellezza dei fiori di loto era anche un padrino nell'arte, le cupole delle moschee e dei mausolei indiani finiscono regolarmente in fiori di loto in marmo invertiti, come nel famoso Taj Mahal. La particolarità delle foglie del loto è che sono repellenti ai liquidi in modo che l'acqua semplicemente rotoli via. Di conseguenza, le foglie rimangono sempre pulite e su di esse non possono diffondersi funghi o altri organismi che danneggiano la pianta. Il cosiddetto “effetto loto”, è anche un oggetto di ricerca per la sigillatura superficiale. Quest'effetto è mostrato molto chiaramente con il link nella piccola animazione. Al microscopio puoi vedere che la superficie del foglio non è liscia come sembra. L'Università di Tokyo ha un centro di ricerca sul loto. La sua capacità di respingere lo sporco ha reso il loto un simbolo di purezza, fedeltà, potere creativo e illuminazione in gran parte dell'Asia. Le radici, i frutti, i semi e gli steli vengono mangiati e le parti della pianta vengono utilizzate come medicinali. https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/transcoded/8/8a/LotuseffectAnimationv2.ogv/LotuseffectAnimationv2.ogv.480p.vp9.webm