Ciao Matheus.
Ti sei spiegato benissimo. Quello di cui stai parlando è proprio il "futuro anteriore", che è uno dei tempi composti del modo indicativo, quello che si fa, appunto, con il futuro semplice dell'ausiliare ed il participio passato del verbo.
"Quando arriverete, io sarò (già) uscito."
La frase che hai usato come esempio, ossia: "Sarò arrivato alle sedici", in realtà sottintende il verbo (si dice: "ellittica del verbo", nel senso che non "esprime" un verbo che... "si sa" che in realtà è presente). La frase completa sarebbe: "Sarò arrivato QUANDO SARANNO le sedici". Quindi vedi che anche in questo caso c'è la composizione tra il futuro anteriore (sarò arrivato) e il futuro semplice (saranno).
Quindi doppio sì. Ti sei spiegato e hai capito esattamente come usare il futuro anteriore!
Quanto al dubbio che hai espresso, tra "sarò arrivato alle sedici" o "arriverò alle sedici", anche qui, dipende da dove vuoi mettere il... centro del discorso.
Se ti interessa mettere l'accento sul fatto che domani è futuro, dirai: "arriverò alle sedici".
Se ti interessa mettere l'accento sul momento in cui effettivamente arriverai, dirai: "alle sedici sarò (già) arrivato".
Spesso troverai il futuro anteriore accompagnato da avverbi, come il "già" che abbiamo visto negli esempio qui sopra, oppure "ancora", che si usa nelle forme negative:
"Quando tu tornerai a casa, io SARO' GIA' uscito dall'ufficio."
"Quando tu tornerai a casa, io NON SARO' ANCORA uscito dall'ufficio."
Vorrei sapere se sarebbe normale ESPRIMERSI COSI': "Sarò arrivato alle sedici"; so che LA FORMA correttA è "Arriverò alle sedici", ma non so perché la prima frase MI SEMBRA AVERE PERFETTAMENTE senso.