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Ilaria Gigantino
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Il linguaggio dei fiori vittoriano fu una vera e propria moda nel XIX secolo: fiori, piante e composizioni floreali specifiche venivano inviati sottoforma di messaggio in codice al destinatario, per esprimere sentimenti che non potevano essere pronunciati ad alta voce nella societĆ vittoriana.
Le donne dellāalta borghesia erano sempre accompagnate da uomini in pubblico, spesso componenti della famiglia, e non potevano parlare, figurarsi flirtare con qualcuno dellāaltro sesso! In unāepoca di restrizioni sociali e tabù, questo codice segreto regalava un attimo di respiro a chi proprio non riusciva a contenere emozioni e sentimenti.
CosƬ i vittoriani si scambiavano piccoli ābouquet parlantiā, detti nosegays o Tussie-mussies, che potevano essere indossati o portati come accessorio di moda; a volte venivano portati a livello del naso per bloccare alcuni degli odori sgradevoli comuni durante lāera vittoriana (per questo nosegayes = ānose bouquetsā= āornamento da portare al nasoā). Altre volte erano piccoli mazzi di fiori tenuti in mano, una combinazione di erbe profumate spesso avvolti in centrini di pizzo; ognuno aveva un proprio significato e un singolo fiore centrale. La loro composizione veniva studiata con grande cura, infatti ognuno veicolava un messaggio, semplice o articolato.
Per esempio, un uomo che voleva dichiarare il proprio amore inviava dei tulipani in regalo, che significavano amore perfetto; se in cambio riceveva un garofano giallo, ecco che la donna lo aveva rifiutato, in quanto questo fiore, in questa tonalitĆ di colore, significava ādisprezzoā; in caso contrario, avrebbe risposto con un elicriso.
(...)
Che significato ha l'oleandro in florigrafia?
crudeltĆ
virtù
affetto non passionale
ŠŃŠ²ŠµŃŠ¾Š²: 1
28 авг. 2025 г., 5:45
Ilaria Gigantino
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