La fine alternativa della favola "Martino Testadura" di G. Rodari
22. (Guardate l'immagine sotto il racconto!)
- Dove ci sono i cani, ci deve essere un umano! - Pensò Martino e
decisò decise di continuare a camminare. Il cane lo seguì.
Ad un certo punto la volpe gli corse incontro.
- Dove ci sono le volp
i, ci devono essere le galline, e dove ci sono le ga
lline, devono esser
ci gli umani (oppure
ci devono essere...). - Ragionò Martino tra s
é e s
é ["se" with no accent just means "if"] e continuò a camminare con il cane e la volpe.
Era già stanchissimo e voleva tornare indietro, ma all'improvviso incontrò una decina di pe
ccore, che
correranno gli correvano/
corsero [according to the kind of past you want to use] incontro con gli occhi furiosi. La volpe mangiò una pe
ccora e rimase sul sentiero, piena, contenta e sa
zzia. Ed il cane come il pastore calmò le altre pe
ccore, quindi tutti insieme
continuarono a
proseguire [it sounds redundant: you say "
proseguirono" or "
continuarono a seguire"] il
corso percorso/strada/cammino ["corso" means= course (of lessons) or alley]
- Dove ci sono le pec
core, devono esser
ci gli umani senza
nessun alcun dubbio! [it's like saying "without nothing doubt" insteado of "without any doubt"] - Si rallegrò Martino.
Finalmente il bosco cominciò a diradarsi, in alto riapparve il cielo e la strada terminò sulla soglia di una grande caverna.
Curioso, Martino attraverso il prato e entrò nella caverna.
C'era il leone, che
gli lo mangiò subito.
Le morali:
1. A volte nessuno usa
la una strada da anni, perché c'erano delle ragioni di non usarla!
2. A volte la curiosità non finis
ce con
i tesori!
3. Non è sempre
vero giusto/buono seguire gli esseri non umani!
4. A volte le pec
core hanno ragione di scappare.