Il libro che sto leggendo
Oggi volevo raccontarvi (di) un libro che sto leggendo adesso e che mi piace tanto. Si intitola “Cristo si è fermato a Eboli” e l'autore è lo scrittore italiano Carlo Levi.
Se non avete letto questo libro potreste supporre che parli di cose religiose. Questo è proprio quello che ho pensato quando ho visto il titolo. Invece non è così, è un racconto autobiografico che descrive/illustra la vita quotidiana dei contadini di Lucania negli anni '40 del secolo scorso.
Carlo Levi era un esiliato, fu mandato in una piccola città del sud Italia, Grassano, dove Mussolini esiliava i suoi nemici. Lui ci passò quasi due anni, e descrisse/scrisse/narrò di questo periodo della sua vita.
Il libro e molto lirico, è un piacere leggere della bellezza naturale e selvatica di Lucania. Mi ricorda i paesaggi e l’atmosfera simile al paese dei miei nonni dove ho passato molti estati quando ero bambino.
I personaggi dei contadini sono molto vivaci e affascinanti. Carlo ci racconta della loro triste/misera povertà, dell’ingiustizia dei diversi governi che hanno attraversato la loro storia. Inoltre, è molto interessante leggere dei loro costumi e degli aspetti/delle usanze della religione pagana.
Complimenti Nikolay! Se hai delle domande sulle correzioni che ti ho fatto, scrivimi pure!
Continua così! Lorena
Il libro che sto leggendo
Oggi volevo raccontarvi di un libro che sto leggendo adesso e che mi piace tanto. Si chiama “Cristo si è fermato a Eboli” ed e' stato scritto da uno scrittore italiano, Carlo Levi.
<em>"fu" non e' sbagliato, ma suona strano e non fa parte dell'italiano parlato</em>
Se non avete letto questo libro potreste credere che tratti di temi religiosi. Questo è proprio cio' che ho pensato quando ho visto il titolo. Invece, non è così, è un racconto autobiografico che dipinge la vita quotidiana dei contadini della Lucania negli anni 40 del secolo scorso.
Carlo Levi era un confinato, fu mandato in una piccola città del sud Italia, Grassano, dove Mussolini esiliava i suoi nemici. Lui ci passò quasi due anni, e ci raccontò di questo periodo della sua vita.
Il libro e' molto poetico, è un piacere a leggere della bellezza naturale e incontaminata della Lucania. Mi ricorda i paesaggi e l’atmosfera simile del paese dei miei nonni dove ho passato molti estati da bambino.
I personaggi dei contadini sono molto vivaci ed affascinanti. Carlo ci racconta della loro squallida poverta' <em>("squallida" e' un termine troppo forte, dispregiativo. Sarebbe meglio usare "estrema")</em>
, dell’ingiustizia dei governi diversi nella loro storia. E' anche molto interessante a leggere dei loro costumi e degli elementi delle religioni pagane.