Parlare in inglese e diventare fluente in questa lingua vuol dire anche non sentirsi a disagio quando ti trovi di fronte agli innumerevoli acronimi in inglese

Gli inglesi, infatti, pare vadano matti per gli acronimi. Creano una sigla per ogni cosa, dai titoli professionali ai titoli di studio fino alle espressioni del linguaggio comune. 

Scopriamo insieme quali sono gli acronimi in inglese più utilizzati, non solo nelle comunicazioni informali ma anche nelle email di lavoro, negli annunci pubblicitari e nella vita di tutti i giorni. 

Guardando un film o una serie tv, leggendo un libro in inglese, una ricetta su internet, un videoblog, troverai acronimi in inglese, abbreviazioni e sigle che spuntano come funghi sul terreno umido. 

Se vuoi studiare l’inglese e trovare un metodo semplice per ricordare la definizione degli acronimi in inglese, segui lo schema che ti proponiamo di seguito. 

In questo modo, ogni volta che avrai bisogno di una traduzione di un acronimo, potrai consultare questo schema. 

Imparare l’inglese con divertimento è la strada migliore per memorizzare queste piccole curiosità della lingua. 

Potresti anche coinvolgere i bambini che imparano l’inglese creando un gioco di acronimi e abbreviazioni! 

Ecco per te i 10 acronimi in inglese che devi assolutamente conoscere se vuoi vivere con naturalezza le tue giornate in Inghilterra. 

Iniziamo con lo specificare cos’è un acronimo in inglese e quando può essere utilizzato o, addirittura, inventato. 

Cos’è un acronimo e quando viene utilizzato?

L’acronimo è la formulazione breve di una frase lunga costituita dalla prima lettera di ogni parola di quella frase. 

Ogni giorno, quando visiti un sito web, ti può capitare di cliccare sulla sezione FAQ. Ecco, questa parola è un esempio di acronimo tra i più utilizzati in tutto il mondo. Il suo significato lungo è Frequently Asked Question. 

In italiano, ad esempio, un acronimo conosciuto è OGM (organismo geneticamente modificato). 

La particolarità degli acronimi è che sono pronunciabili, letti come se fossero un nome. Ad esempio, NASA si legge così come lo si scrive anche se è l’abbreviazione della frase “National Aeronautics and Space Administration”. 

I 10 acronimi in inglese da conoscere perché tra i più diffusi in ogni tipo di comunicazione, soprattutto in ambito lavorativo sono: 

  1. ASAP 

“As Soon As Possible”: il più presto possibile. Lo scopo di questo acronimo è di esortare a fare qualcosa il più presto possibile. Si utilizza spesso nella scrittura di e-mail. La possibile lettura della traduzione di ASAP è anche “massima priorità”. 

  1. FYI

“For Your Information”: si usa, anche questo spesso nelle email, quando il destinatario deve essere informato di qualcosa che è successo che non richiede un intervento diretto. 

  1. PFA

“Please Find Attached” è l’acronimo usato nelle email per indicare che in allegato ci sono file interessanti da consultare. 

  1. AFK

“Away From Keyboard” si utilizza per comunicare che si è lontani dal computer, letteralmente dalla tastiera del computer. 

  1. BBL

“Be Back Later”: come quello precedente, vuol dire “torno più tardi”. 

  1. BFN

“Bye For Now” è un modo per salutarsi in inglese che vuol dire “ciao, per ora”. 

  1. BRB

“Be Right Back”. Puoi trovare questo acronimo affisso sulle porte dei negozi oppure in una chat online quando un componente si allontana dal computer. Infatti, vuol dire “arrivo subito”. 

  1. DIY

“Do It Yourself” ti verrà detto quando sarai invitato a svolgere un’azione senza l’aiuto di altri. Un po’ come il nostro “cavatela da solo”, letteralmente vuol dire “fai da te”. 

  1. ETA

“Estimated Time of Arrival”. Questo acronimo è utilizzato per indicare l’ora di arrivo prevista, quindi, potresti trovarlo in viaggio. 

  1. FOMO-JOMO

“Fear Of Missing Out” e “Joy Of Missing Out” sono due acronimi l’uno l’opposto dell’altro. Il primo, FOMO, indica il timore di perdersi qualcosa, in particolare nella vita di tutti i giorni. Questa espressione è davvero frequente nelle chat delle nuove generazioni. 

JOMO, invece, indica il piacere di non partecipare ad una festa o ad un incontro quando non si ha voglia e si preferisce restare a casa. 

Non preoccuparti per la grande quantità di informazioni che stai ricevendo. Imparare gli acronimi in inglese è più semplice di quel che credi. Li troverai talmente spesso che l’occhio farà subito l’abitudine a riconoscerli ed utilizzarli. 

Infatti, sono tanti gli acronimi più usati in inglese che possiamo trovare anche nella lingua italiana. Di questi, spesso, dimentichiamo la provenienza dal momento che sono entrati a far parte del nostro linguaggio comune. 

Ecco quali sono gli acronimi in inglese più usati in italiano:

  • RSVP

“Please Reply”, questo acronimo deriva dal francese “Répondez S’il Vous Plaît”. Si utilizza negli inviti ufficiali o nelle prenotazioni di eventi. 

  • AKA

“Also Known As”, un acronimo che usiamo per definire qualcuno con un soprannome o nome d’arte. In italiano lo possiamo tradurre con “anche noto come”.

  • LOL

“Laughing Out Loud” è uno degli acronimi più utilizzati in inglese e in italiano. Sta ad indicare che stai ridendo rumorosamente. 

  • CEO

“Chief Executive Officer” è il responsabile della gestione operativa di un’azienda. L’acronimo CEO è entrato a far parte della lingua italiana tanto da essere utilizzato anche nei CV (curriculum vitae). 

  • ATM

“Automatic Teller Machine” altro non è che il Bancomat. 

  • HR

“Human Resources” è l’acronimo che indica l’ufficio delle Risorse Umane. 

  • ID e PIN

“Identification” e “Personal Identity Number” utilizzati per verificare la nostra identità, attraverso la carta d’identità, il codice della carta di credito o sul web quando si effettua un login. 

  • OMG

“Oh My God!” è l’esclamazione, l’espressione di stupore che si scrive in chat agli amici che tu sia inglese o italiano. 

  • TGIF

“Thank God It’s Friday”, diventato un ritornello ogni fine settimana grazie alla canzone di Katy Perry. Questo acronimo esprime la felicità della fine della settimana di lavoro. 

  • PR

“Public Relations” sono le pubbliche relazioni. In Italia è utilizzato, soprattutto, per la comunicazione di eventi e serate. 

  • AM/PM

“Before midday” e “after midday”. Attenzione a fare la differenza tra le ore della giornata: specifica sempre, ad esempio, se fissi un appuntamento alle 8:00 del mattino (am) oppure della sera (pm). 

Gli acronimi in inglese più usati

Abbiamo riportato i 10 acronimi in inglese da conoscere se vuoi vivere la vita di tutti i giorni con naturalezza e quelli che invece sono gli acronimi in inglese più utilizzati anche in Italia.

Adesso, scopriamo quali sono gli acronimi in inglese più usati, su vasta scala e senza limiti di numero. Potrebbero saltarne alla mente di nuovi ogni secondo, basta fare una passeggiata in città, se vivi in Inghilterra, o un giro online se preferisci studiare l’inglese velocemente da casa. 

Esercitati a scoprire e ad utilizzare gli acronimi in inglese, scopri le curiosità di questa lingua e rendi il tuo studio divertente e accattivante. Potresti dedicare qualche minuto al giorno praticando brevi esercizi per memorizzarli più velocemente

Quelli che troverai di seguito sono gli acronimi in inglese più usati nelle conversazioni tra amici. Sono, infatti, abbreviazioni di espressioni comuni della lingua inglese

  • BTW

“By The Way” equivale a “comunque”, “ad ogni modo”. 

  • IDK

“I Don’t Know” sta per “non lo so”.

  • IME/IMO

“In My Experience” e “In My Opinion” sono modi di introdurre un proprio pensiero: “secondo me”. 

  • JK

“Just Kidding” quando stai scherzando con qualcuno. 

  • KIT

“Keep In Touch” se non vuoi perdere il contatto con una persona allora puoi dirgli “aggiorniamoci”. 

  • NC/NP

“No Comment” e “No Problem”, il primo per indicare sgomento, il secondo per dire che non c’è nessun problema. 

  • OT

“Off Topic” è un’espressione ultimamente molto in voga sul web quando si parla di qualcosa e poi si introduce un argomento che non è legato alla conversazione. 

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Abbreviazioni in inglese: cosa sono? 

Le abbreviazioni in inglese vengono utilizzate spesso all’interno dei libri di testo o delle conversazioni scritte. 

Nei manuali di istruzioni, nei campionari di pitture o nei cataloghi di abbigliamento, ad esempio, potrai trovare le abbreviazioni dei colori in inglese

Per i messaggi di lavoro oppure nelle chat con gli amici, puoi abbreviare i giorni della settimana. Ricorda di partire dalla domenica: Sun., Mon., Tues., Wed., Thurs., Fri., Sat.

Come puoi notare, le abbreviazioni a differenza degli acronimi, possono presentare un punto alla fine della parola. Gli acronimi, invece, possono presentare una punteggiatura ma tra ogni lettera che lo compone. 

Anche in ambito geografico si utilizzano moltissime abbreviazioni. Basti pensare solo all’acronimo EU per indicare l’Unione Europa, UK per il Regno Unito e USA per Gli Stati Uniti d’America. 

Qual è la differenza tra abbreviazioni e acronimi? 

Sembra chiaro che gli acronimi sono un tipo di abbreviazione. Ma per fare un acronimo c’è bisogno di una frase da abbreviare, composta da più parole di cui prendere solo l’iniziale. 

Le abbreviazioni, invece, sono la versione corta di una parola. Spesso sono utilizzate per scrivere più velocemente o per occupare meno spazio. 

Generalmente, un’abbreviazione di una parola si ottiene eliminando le vocali: le consonanti, infatti, dovrebbero bastare a comprenderne il significato. 

In italiano, ad esempio, sono comuni nelle chat le abbreviazioni “cmq” per “comunque” e “xké” per “perché”. 

Come avrai potuto capire, in inglese esistono tante abbreviazioni e acronimi quante le situazioni comunicative che si possono creare. 

Per sentirti a tuo agio nello studio dell’inglese, che tu sia autodidatta oppure no, cerca di praticare ed esercitarti nella lettura della lingua inglese. Scopri quali sono le tecniche per l’apprendimento dell’inglese.  

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