Nel mezzo del cammin di nostra vita… inciampammo nelle parole più difficili da pronunciare in italiano. Capita a tutti gli studenti, che essi apprendano l’italiano da autodidatta oppure seguiti da un professore madrelingua, di non conoscere alcune o molte parole del vocabolario della lingua straniera che stanno studiando. 

In questo caso, l’italiano è una lingua difficile da imparare perché ricca di vocaboli. Sono, infatti, circa 250000 le parole italiane secondo Il Grande Dizionario Italiano dell’uso. 

Imparare l’italiano spinge gli studenti ad affrontare sfide sempre più difficili. Inizialmente, l’italiano è facile perché si legge così come si scrive, non ci sono particolari cambiamenti di accenti o di pronuncia. 

Quando, però, le parole iniziano ad essere più lunghe, meno conosciute, più specifiche perché parte del vocabolario tecnico-scientifico, allora lì diventa complesso pronunciare in italiano correttamente ogni sillaba e decifrare anche il significato della parola. 

Ma non scoraggiarti, questo è un lavoro duro anche per i madrelingua italiani. Non pensare mica che ogni parlante nativo possegga un vocabolario così vasto della propria lingua madre. La meraviglia della linguistica è proprio questa: non si finisce mai di imparare. 

Quante parole difficili ci sono al mondo? E, per curiosità, quale lingua ne possiede il maggior numero? 

Durante il tuo studio di italiano, qualsiasi sia il metodo che hai scelto di utilizzare e l’obiettivo che vuoi raggiungere, ricorda che non esistono parole impronunciabili ma soltanto parole a cui non siamo abituati e che quindi ci risultano più complesse. 

Nonostante ciò, sappiamo che esistono tra le parole più lunghe del mondo alcune che fanno davvero imbrogliare la lingua. 

Tra le parole più lunghe della lingua italiana c’è “precipitevolissimevolmente” che, come ci indirizza il suono onomatopeico della pronuncia, raffigura un’azione compiuta in una maniera estremamente frettolosa. 

Se la parola più lunga italiana viene utilizzata nel linguaggio comune, è diverso per la parola più lunga del mondo che, invece, è utilizzata nel linguaggio scientifico per identificare una proteina. 

Il numero talmente elevato di lettere presenti in questa parola ne impedisce automaticamente l’uso. Una parola che non si può nè scrivere, nè leggere, nè pronunciare, naturalmente, nell’uso comune cambia forma diventando un’abbreviazione. 

Ma scopriamo insieme quali sono le parole più difficili da pronunciare in italiano, in inglese e al mondo. 

Quali sono le parole più difficili da pronunciare in italiano? 

Solitamente una parola italiana è difficile da pronunciare quando è lunga, ovvero composta da più di dieci lettere. Ti informo già da ora che, nel vocabolario italiano, sono presenti parole con più di 30 caratteri. 

Se precipitevolissimevolmente ti ha creato problemi – è una parola composta da 26 caratteri – con soli tre caratteri in più diventa impossibile da pronunciare e capire una parola di ambito tecnico-scientifico. “Esofagodermatodigiunoplastica” è una parola italiana composta da 29 caratteri e sta ad indicare un’operazione di ricostruzione plastica che si esegue dopo l’asportazione di fegato e stomaco. 

Ma forse non è solo la lunghezza delle parole che le rende difficili da pronunciare in italiano; alcune volte, risultano difficili le parole con dittonghi oppure con accenti più marcati. 

Lasciamo di seguito un elenco delle parole più difficili da pronunciare in italiano e dei suoni più difficili: 

  • Coinquilino → i suoni di questa parola sono davvero molto particolari, per questo è difficile da pronunciare;
  • Bruschetta → solitamente l’unione di “sche” non viene percepita dagli stranieri come dura ma viene pronunciata come una “sc” di “sciare”;
  • Agnostico → le consonanti che formano il dittongo “gn” spesso sono automaticamente lette dagli stranieri ognuna con il proprio suono.
  • Buio → l’unione delle vocali “uio” crea difficoltà di pronuncia.
  • La presenza di suoni che non esistono nella lingua madre della persona che sta imparando l’italiano, crea difficoltà. Ad esempio, la pronuncia della lettera “r” italiana è più arrotondata rispetto alla “r” di altre lingue.
  • La sequenza di consonanti presenti in parole come “stuzzicadenti” o “aspirapolvere”.
  • La presenza di suoni che vengono pronunciati in modo diverso rispetto a come si leggerebbero in altre lingue. Ad esempio, la lettera “c” può essere pronunciata come una “k” o come una “ch” a seconda della parola.
  • Gli accenti tonici che possono cambiare la pronuncia o il significato della parola. Un esempio è la differenza tra la parola “pesca” (il frutto) e “pesca” (l’azione di pescare) dipende dall’apertura della vocale “e”. 

Parole inglesi più difficili da pronunciare 

La lingua italiana possiede all’interno del suo vocabolario alcune parole difficili da pronunciare ma non è la sola. 

L’inglese, che è la lingua più parlata al mondo e, di conseguenza, quella con il maggior numero di persone che ne conoscono i vocaboli, possiede alcune parole davvero complesse da ricordare e da pronunciare. 

Le parole più difficili da pronunciare in inglese non sono poche: indipendentemente dalle tue origini e quindi dalla tua lingua madre, esistono alcune parole inglesi che creano difficoltà anche ai parlanti madrelingua. 

Alcuni studenti di inglese hanno problemi ad imparare le coniugazioni verbali in inglese, altri ad aggiungere nuove parole al proprio vocabolario e altri ancora hanno difficoltà con la pronuncia inglese. 

Esistono infatti alcuni suoni che risultano veramente difficili da pronunciare per alcune persone. 

  • I madrelingua tedeschi fanno fatica a pronunciare la parola inglese “squirrel”;
  • i madrelingua ebrei e arabi hanno difficoltà con la parola “the”: il diagramma “th” descrive due differenti suoni. 

Gli inglesi hanno cinque vocali scritte e circa 20 suoni di vocali quindi una “a”, in base alle consonanti che la circondano all’interno della parola avrà suoni differenti. 

Tra le parole inglesi difficili da pronunciare le più conosciute ed utilizzate nel linguaggio quotidiano sono:

  • Handkerchief → con pronuncia hankerchief
  • Cemetery → che si pronuncia cemetary
  • Rhythm → si pronuncia rythm
  • Arctic bisogna pronunciarla senza far suonare la “c” artic
  • Vegetable → lo pronunci vegtabel
  • Schedule → attenzione alla “ch” che si pronuncia così sketdul

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Le parole più difficili da pronunciare del mondo 

Tra tutte le parole elencate fino a questo punto della lingua inglese e di quella italiana, non possiamo lasciarvi senza fornire un elenco delle 5 parole più difficili da pronunciare tra tutte le lingue del mondo. 

Tra queste, naturalmente, sarebbero incluse quelle più lunghe e difficili da pronunciare proprio per questo motivo. 

  1. In giapponese esistono diverse parole difficili da pronunciare per i parlanti non nativi. La parola che viene considerata più difficile da pronunciare è “tsukubai” (蹲踞), che significa “pilastro per il lavaggio delle mani” o “pietra per il lavaggio delle mani”.

La difficoltà nel pronunciare questa parola deriva dal fatto che richiede una serie di suoni che possono risultare poco familiari ai parlanti non nativi, come la consonante “tsu” e la combinazione di suoni “k” e “b” in rapida successione.

  1. Tra le parole del vocabolario tedesco, c’è una parola davvero impossibile da leggere e difficile da pronunciare:

    Donaudampfschifffahrtselektrizitätenhauptbetriebswerkbauunterbeamtengesellschaft“. Questa parola significa “sotto-società degli impiegati del cantiere principale delle centrali elettriche della flotta a vapore del Danubio”. 
  1. In francese la parola più difficile da pronunciare perché molto lunga è “anticonstitutionnellement” che vuol dire “in modo contrario alla costituzione”. 
  1. Мегаэкспиаллидоциоз” è una parola russa che indica un insieme di gravi problemi, difficoltà e situazioni complesse. 
  1. Lopado­temacho­selacho­galeo­kranio­leipsano­drim­hypo­trimmato­silphio­parao­melito­katakechy­meno­kichl­epi­kossypho­phatto­perister­alektryon­opte­kephallio­kigklo­peleio­lagoio­siraio­baphe­tragano­pterygon” è una parola greca che è stata coniata da Aristofane in una delle sue commedie e indica un piatto di lenticchie con varie aggiunte.

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