Vi siete più volte domandati perché in Italia non tutte le persone parlano la stessa lingua? 

Perché capita che un abitante del Sud Italia non riesca a capire un abitante del Nord Italia? Vi siete chiesti cosa sono i dialetti in Italia, quali e dove sono? 

La risposta a tutte queste domande potete trovarla in questo articolo. 

Numero di dialetti in italia

L’Italia è un Paese multilingue. Attualmente sono parlate 31 lingue tra l’italiano standard, l’italiano regionale e i dialetti. 

Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

Si dice che il panorama dialettale italiano costituisca il patrimonio linguistico più ricco e variegato dell’Europa

I moltissimi dialetti italiani, infatti, nascono per lo più dalle lingue romanze ma ne esistono certi che, invece, provengono dalle lingue germaniche, greche e slave. 

I dialetti parlati in italia sono presenti in tutta la penisola italiana: ogni regione, infatti, e addirittura ogni frazione di comune, ha sviluppato una lingua dialettale. 

Il suono della lingua che si parla in ogni parte dell’Italia cambia e, per questo motivo, le persone che non conoscono il dialetti parlati in italia hanno difficoltà a capire le parole che si pronunciano. I dialetti, infatti, sono delle vere e proprie lingue con strutture sintattiche e grammaticali a sé e con un vocabolario ricco di termini intraducibili in altre lingue. 

Gli anziani sono i detentori delle lingue dialettali, sono quelli che lo parlano con più frequenza, spesso perché non sono istruiti oppure perché amano mantenere le tradizioni ed esprimersi scegliendo di utilizzare un lessico dialettale perché più colorato e incisivo.  

I dialetti italiani più famosi e più parlati

  • il toscano è noto per l’aspirazione della “c” e per l’elisione della parte finale del verbo all’infinito: “anda” per “andare”. 
  • Il napoletano, derivante dal greco, è stato riconosciuto come lingua a sé. Il napoletano moderno differisce per molte cose dal napoletano antico ma rimane una tra le lingue più teatrali ed espressive. Ricordiamo, infatti, i testi di Eduardo de Filippo, i film di Totò e il più recente Gomorra. 
  • Il siciliano è stato plasmato dalle numerose invasioni di civiltà greche, arabe e latine. La cadenza del dialetto siciliano è conosciuta in tutto il mondo, spesso in memoria di alcune espressioni cinematografiche. 
  • Il veneto stretto è un dialetto quasi incomprensibile. La particolarità più comune è quella di tagliare l’ultima vocale della parola. 
  • Il ligure, in particolare il dialetto di Genova, è molto conosciuto. Forse deve parte della sua notorietà alla musica del cantautore Fabrizio de André che canta in ligure la sua Creuza de ma
  • Il sardo è una lingua indipendente rispetto alle altre lingue neolatine parlate in Italia. Curiosità: in Sardegna, nella zona di Alghero, si può riscontrare parlare una variazione arcaica del Catalano a causa dell’immigrazione spagnola del 1300. 
  • Il pugliese è il dialetto dell’estate, quello salentino su un versante e barese sull’altro. 

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Quanti dialetti ci sono in Italia?

L’italiano è una lingua che nasce da un dialetto, il volgare fiorentino. Ma questo non è rimasto l’unico dialetto italiano, come abbiamo già visto.

Calcolare il numero dei dialetti in Italia potrebbe risultare un’impresa ardua. Per scoprire quante lingue si parlano in Italia, rimandiamo al dato ufficiale dell’Unesco che ne individua 31.  

Se vuoi provare a divertirti nella scoperta della lingua italiana e delle sue varianti regionali, prova ad individuare quali sono i 31 dialetti italiani e cercane la pronuncia! 

Potresti farti aiutare da un tutor di italiano oppure cercare amici italiani nella community così da poter ascoltare direttamente un nativo. 

Quanti dialetti si parlano in Italia?

L’italiano standard è la lingua ufficiale dell’Italia, unico, astratto e lontano dall’uso quotidiano delle lingue. 

L’italiano standard discende dal dialetto toscano letterario parlato a Firenze nel XIII secolo. Era la lingua utilizzata da Dante, Petrarca e Boccaccio. L’italiano standard, potremmo dire, è un dialetto che è riuscito a imporsi come lingua nazionale su tutti gli altri dialetti parlati nel territorio

L’italiano standard è privo di tratti sociolinguistici – vuol dire che il legame tra la lingua e l’uso della lingua nella società è molto basso. 

L’italiano standard è ben strutturato sintatticamente, segue le regole grammaticali e, per questo, è utilizzato maggiormente nella scrittura piuttosto che nell’oralità. 

Questo è, quindi, il modello di riferimento per l’uso corretto della lingua.

Ma, chi lo parla e dove si parla? 

Non esiste una regione in Italia dove è possibile trovare chi parla l’italiano standard. Ogni parlante, infatti, fa uso di alcuni termini e costrutti sintattici che sono sfumati direttamente dal dialetto. Parliamo in questo caso di italiano regionale. 

L’Italia è un Paese che si divide in 20 regioni; esistono tante varietà regionali quante sono le regioni. 

L’italiano regionale, infatti, varia su base geografica, è fluido, non rigidamente strutturato e, per questo, utilizzato maggiormente nell’oralità. 

Ogni italiano regionale è influenzato dal dialetto di provenienza. 

Ma quindi, quanti dialetti esistono in Italia? Sono tanti quanti il numero delle regioni oppure di più? 

I dialetti italiani non sono scomparsi mai, in nessuna zona dell’Italia. 

Nel settentrione i dialetti tendono ad essere parlati maggiormente da una popolazione anziana; nelle regioni del centro e del sud, invece, è frequente trovare parlanti del dialetto anche tra i più giovani che lo utilizzano soprattutto in contesti informali.

Un’analisi ISTAT del 2015 evidenzia che la lingua italiana è parlata dal 45% della popolazione, il 32,2% parla sia l’italiano sia il dialetto e il 14% della popolazione parla solo il dialetto. 

Bisogna sempre tenere a mente che quando si parla di italiano intendiamo un italiano regionale. Ogni abitante della Penisola, infatti, parla l’italiano regionale e non l’italiano standard. 

Continuando a leggere questo articolo scoprirai come si dividono i dialetti in Italia

Fontana di Trevi

Come si dividono i dialetti in Italia?

I dialetti in Italia variano da regione a regione e differiscono tra loro per pronuncia, lessico e sintassi. 

Potremmo immaginare l’Italia divisa in tre sezioni: settentrione, centro e sud.

I dialetti dell’area settentrionale, che identifichiamo essere tra La Spezia e Rimini, si dividono a loro volta in due gruppi. 

I dialetti gallo-italici includono il piemontese, il lombardo, il trentino, il ligure, il romagnolo, l’emiliano; i dialetti veneti sono quelli di tutta la regione cioè il veneziano, il veronese, il vicentino-padovano e il triestino. 

Nel centro Italia si trovano i dialetti toscani, che comprendono il fiorentino, il senese, il pisano-lucchese-pistoiese, e i dialetti mediani o centrali tra i quali troviamo il romanesco, il viterbese e l’umbro-marchigiano. 

Al sud Italia appartengono i dialetti meridionali che sono abruzzesi, marchigiani, molisani, pugliesi, lucani e campani. In questo gruppo possiamo aggiungere i dialetti meridionali estremi che sono il calabrese, il salentino e il siciliano. 

Concludiamo questo elenco di dialetti con il sardo perché è quasi riconosciuto come una lingua a sé. La lingua sarda è più vicina a l latino e si è conservata per secoli probabilmente per la distanza tra l’isola e l’Italia. 

Imparare l’italiano in soli 10 minuti al giorno potrebbe essere semplice e divertente, prova con il dialetto! Scegli il dialetto che ti piace di più per sonorità, interessi culturali, affetti personali e poniti un obiettivo piccolo per iniziare in un nuovo mondo comunicativo. 

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Il dialetto più difficile in Italia

Tutti i dialetti italiani sono notevolmente difficili da comprendere e da imparare. Probabilmente per alcuni dialetti è più immediato fare l’orecchio ascoltando film, serie tv o canzoni. 

Sicuramente troverai podcast in italiano ma credi che il napoletano e il siciliano colloquiale possano arrivare no?

Specifico colloquiale perché la struttura sintattica del dialetto napoletano e del dialetto sicialiano non è affatto semplice.

Nella maggior parte dei casi anche persone native che parlano il dialetto non sono in grado di scriverlo o di capire la forma più alta del dialetto. 

Il sardo all’orecchio di alcuni risulta incomprensibile, così come il dialetto veneto o quello bergamasco. 

Se sei appassionato di linguistica, se sei interessato a scoprire quali sono i dialetti italiani, chi li parla, quanto influenzano la lingua regionale parlata quotidianamente, ti consiglio di partire dall’ascolto. 

Così come si fa per apprendere una lingua nuova, come l’italiano, guarda ai dialetti come un divertimento per allenare la tua capacità di apprendimento. 

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