In un italiano migliore sarebbe (ad esempio) cosi`:
ugualmente importante e` usare questi strumenti per
favorire la formazione {+degli, di} studenti
Nella frase che tu ci hai riportato, la comprensione e` difficile perche` si e` andati contro a delle buone regole di scrittura, cioe`:
1) si sono usate parole 'difficili' quando una parola semplice era sufficiente
(/volto/ invece di /per/)
2) la frase sembra costruita proprio per favorire la scelta (nociva per la qualita` della lingua) di cui al punto (1).
Una piccola digressione sul tema:
Purtroppo la regola (1) e` perennemente disattesa (= negata, contrastata) nel parlato dei nostri uomini politici (non proprio tutti, per fortuna...), e questo
e` normale, in quanto essi coprono con parole 'grandi' le loro bugie oppure
il fatto di avere poche buone idee.
Quello che accade e` che anche molti giornalisti rompone le buone regole di
'minimalita`' della espressione linguistica, in questo modo (pensano di) attirare su di se` e su quanto sono bravi l'attenzione che invece dovrebbe andare verso i fatti narrati (= the facts that are told).
In Italia questo accade molto spesso, spero che non sia cosi` per altri Paesi.
Un controllo della qualita` della espressione linguistica sarebbe poi (erroneamente) interpretato come atto di censura, e questo porta il fenomeno ad assumere grandi proporzioni.
Un bravo giornalista (fra i tanti) che probabilmente mai ha infranto le belle regole dello stile e` sicuramente Piero Angela (i suoi servizi sono stati infatti tradotti in molte lingue), ce ne sono altri secondo me molto capaci, come ad esempio Aldo Forbice.