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Espressioni idiomatiche italiane: Finire a gambe all'aria Ciao a tutti, oggi vediamo l’espressione "finire a gambe all’aria": si usa spesso in senso figurato per indicare una situazione che non è andata bene, un capovolgimento inatteso o un contrattempo imprevisto. Si può riferire a eventi personali, professionali o situazioni quotidiane. Il significato metaforico quindi si concentra sulla presunta perdita di stabilità, sia essa economica, emotiva o organizzativa. Esempi pratici: Dopo aver investito male i suoi risparmi, Paolo è finito a gambe all’aria. L’azienda non ha saputo affrontare la crisi ed è finita a gambe all’aria, lasciando i dipendenti senza lavoro. La festa era organizzata male e, dopo pochi minuti, tutto è finito a gambe all’aria e gli invitati sono andati via. E voi, la conoscevate? Un saluto e alla prossima! Marco
Cosa significa "finire a gambe all’aria" in senso metaforico?
trovarsi in una situazione vantaggiosa
trovarsi in una situazione di rilassamento
trovarsi in una situazione difficile e imprevista
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I mercati di Palermo: un viaggio tra tradizione e colori I mercati di Palermo sono un simbolo della vita quotidiana della città e rappresentano una delle esperienze più autentiche da fare. Passeggiando tra le bancarelle di Ballarò, Vucciria e Capo, è impossibile non rimanere affascinati dai colori vivaci, dai profumi intensi e dalle voci dei venditori. Ballarò: il mercato più antico Questo mercato è il più antico di Palermo e si trova nel quartiere Albergheria. Nato nel 1468, poi col governo borbonico hanno costruito i portici e i banconi. È famoso per la sua atmosfera caotica ma affascinante dove trovare una grande varietà di prodotti: frutta fresca, verdure di stagione, carne, pesce e spezie esotiche. Oltre ai prodotti alimentari, ci sono anche bancarelle che vendono abbigliamento e oggetti per la casa. Ballarò è il luogo perfetto per immergersi nella cultura locale, ascoltando il dialetto siciliano dei venditori che propongono offerte imperdibili. Vucciria: il regno dello street food La Vucciria in origine un mercato della carne, oggi è conosciuta soprattutto per il cibo di strada siciliano. Tra le sue strette vie, puoi assaggiare specialità come arancini, panelle, crocchè e, per i più coraggiosi, il panino con la milza (detto “pani ca meusa”). Il mercato è un punto di ritrovo serale, dove giovani e turisti si incontrano per ascoltare musica dal vivo. Capo: il mercato del pesce fresco Il mercato del Capo, nel quartiere Monte di Pietà, è famoso per il pesce fresco, ma offre anche una vasta gamma di frutta, verdura e prodotti tipici siciliani. Camminando tra le bancarelle, puoi ammirare tonni, calamari, gamberi e molte altre specialità del Mediterraneo. L’atmosfera è animata, con il tipico "abbanniari" (il grido dei venditori) che rende il mercato unico e autentico. I mercati di Palermo non sono solo luoghi per fare la spesa, ma anche spazi in cui scoprire la storia, le tradizione la cultura. E voi li avete visitati? Un saluto e alla prossima! Marco
Cosa era in origine il mercato della Vucciria?
un mercato della carne
un mercato della stoffa
un mercato delle spezie
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24 de ene. de 2025 7:21
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