Quali sono le differenze tra cinese e giapponese? 


Spesso è grande la confusione sull’origine delle lingue orientali e sulle loro differenze: è comune, infatti, credere ad una somiglianza tra il cinese e il giapponese dovuta principalmente all’utilizzo degli stessi caratteri per la scrittura così lontani dal nostro alfabeto. 

In questo articolo segnaliamo le maggiori differenze linguistiche tra la lingua cinese e quella giapponese.

Vuoi conoscere le differenze tra cinese e giapponese? Scopriamole!

Cinese e giapponese: similitudini e differenze  

La lingua cinese e la lingua giapponese, nonostante utilizzino gli stessi caratteri per la scrittura, non hanno antenati in comune e quindi non fanno parte della stessa famiglia linguistica.

La lingua cinese è composta da numerose varietà linguistiche locali che appartengono al gruppo delle lingue sino-tibetane; si dicono isolanti perché senza declinazioni o flessioni.

La lingua giapponese, invece, è una lingua isolata: all’opposto del cinese, a causa della breve tradizione scritta, non si è riusciti a ricostruirne l’origine precisa. Un altro esempio di lingua orientale isolata è il coreano

Il giapponese è una lingua agglutinante perché nelle sue funzioni grammaticali vengono utilizzati prefissi, suffissi e affissi.

Il cinese è una lingua tonale, perché il cambiamento di un tono può dare un significato diverso a due parole omofone.

Scrittura cinese e giapponese: hànzì o kanji?

Il giapponese, nel VI secolo d.C., ha imparato la lingua cinese per poi evolversi e differenziarsi sempre di più dalla scrittura cinese classica.

Cerchiamo insieme quali sono le caratteristiche della scrittura cinese e giapponese

La scrittura cinese non ha un alfabeto ma si basa sui caratteri hànzì che corrispondono ad un significato o ad un concetto. Il significato degli hànzì è fisso e definito dal tono, quindi dalla pronuncia.

Ma quanti sono i caratteri cinesi e come faccio a memorizzare i caratteri cinesi? Gli studiosi stimano che il 40% di questi sono ripetizioni e che, quindi, bastano circa 3000 caratteri per esprimersi con chiarezza in cinese.

L’alfabeto cinese semplificato contiene un minor numero di tratti, utilizzati nella Cina continentale, mentre il cinese tradizionale è utilizzato a Hong Kong, Taiwan e Macao e nelle principali comunità cinesi all’estero.

L’alfabeto giapponese, invece, ha sviluppato tre sistemi di scrittura diversi: il più antico e proveniente dalla scrittura cinese è chiamato Kanji. Gli altri due, composti da 46 caratteri, sono l’alfabeto giapponese Hiragana, che costituisce il maggior numero di parole della lingua, e l’alfabeto giapponese Katakana che è l’equivalente del precedente ma i cui caratteri hanno un aspetto diverso e si utilizzano soprattutto per le parole straniere. 

Curiosità
vuoi imparare a scrivere la lingua cinese? Ricorda che la struttura da seguire nella costruzione di una frase è SVO [soggetto-verbo-oggetto], come quella della lingua italiana. Vuoi imparare, invece, a scrivere la lingua giapponese? Allora inverti la posizione del verbo e dell’oggetto in SOV. 

Gli hànzì cinesi sono più semplici della lingua giapponese perché i verbi non si coniugano e hanno solo una forma per tutte le persone. Nel giapponese, invece, essendo una lingua agglutinante, troviamo un’ampia gamma di coniugazioni e particelle. La buona notizia è che in giapponese ci sono pochi verbi irregolari e le forme semplici dei verbi terminano spesso in “tu”. 

Come si legge in cinese e in giapponese?

Come abbiamo detto, la lingua cinese è una lingua tonale, per cui è facile capire che una delle più grandi difficoltà che si incontrano nell’apprendimento della lingua cinese consiste nel capirne i toni. 

Quanti sono i toni della lingua cinese? Solo 4, più uno neutro, per ogni sillaba. Ma con questa notizia ricorda di fare attenzione alla tua pronuncia, un minimo cambiamento di questa può stravolgere il significato della parola o addirittura della frase!

Per la lingua giapponese, invece, ogni sillaba ha una lunghezza composta da una consonante e una vocale, qui puoi rilassarti un po’ di più con la pronuncia giapponesa.

Ha senso imparare il cinese o il giapponese?

Possono essere diverse le motivazioni che spingono le persone ad intraprendere un viaggio nello studio delle lingue orientali, per questo ti esorto a trovare una risposta precisa alla domanda: perchè imparare il cinese e il giapponese?

Vuoi studiare queste lingue per passione, lavoro, motivi personali, hobby? Chiarendo la motivazione avrai anche più chiaro il mondo orientale a cui vuoi avvicinarti, se quello cinese o quello giapponese. Una volta presa la tua decisione, ti consiglio di seguire questi piccoli primi passi.

Ad esempio, qui su italki troverai 5 buoni motivi per studiare il giapponese!

Come faccio ad imparare il cinese? 

La bellezza e la complessità dei due sistemi linguistici orientali di cui abbiamo parlato, il cinese e il giapponese, sta proprio nella loro particolarità fatta di dettagli e sfumature complessi.

Vuoi imparare il cinese? Il cinese è una delle lingue più difficili da apprendere, chi prova a studiarlo da autodidatta, infatti, spesso si scoraggia. 

La fortuna è che al giorno d’oggi sono diversi i modi per affrontare lo studio di questa lingua: sappiamo bene quanto può essere avvilente imparare una nuova lingua, soprattutto se è così distante da quella d’uso di tutti i giorni. Ma ogni ostacolo verrà superato dalla motivazione, dalla passione e dalla grinta che avrai nel voler proseguire. 

Soprattutto, però, è importante essere affiancati da un bravo professore privato di cinese con il quale puoi seguire un corso di cinese online personalizzato e progettato per te in base alle tue necessità di apprendimento! 

Con la persona giusta al tuo fianco, ogni difficoltà o scoraggiamento saranno affrontabili. Inoltre, confrontarti con un insegnante madrelingua ti aiuterà a capire gli atteggiamenti e le espressioni che possono essere fraintese, perché, ricordati, anche il linguaggio corporale ha un notevole peso nell’atto comunicativo.

Come faccio ad imparare il giapponese?

Anche imparare il giapponese potrebbe essere un’ottima strada per far evolvere la tua carriera professionale se sei un appassionato di manga, videogiochi, poesie haiku oppure del mondo della tecnologia. 

Per imparare il giapponese le difficoltà non sono poche, ma questo già lo sai, per cui affiancare al proprio studio da autodidatta la presenza di un tutor di giapponese può essere la scelta vincente. 

Esistono diversi metodi e trucchi per apprendere il giapponese, devi solo trovare quale è quello giusto per te. Su italki potrai trovare ciò di cui hai bisogno. 

D’altra parte, se sei approdato qui, è perché sei attratto e incuriosito dal mondo orientale, forse questo può essere il punto di partenza di un cammino nuovo. Non lasciarti intimidire dalle difficoltà che possono presentarsi, ogni ostacolo verrà superato dalla motivazione, dalla passione e dalla grinta che avrai nel voler proseguire.

Ricorda, ha senso studiare il cinese così come ha senso studiare il giapponese se sei motivato nel farlo.

Ascoltati, cerca il mondo a te più vicino e trova il tuo punto di partenza.

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