La lingua francese è una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze e, quindi, come tale, molto simile all’italiano. Entrambe le lingue, infatti, derivano dal latino volgare. 

Ad un primo ascolto della lingua francese, ci si accorge sin da subito che la pronuncia delle parole è molto distante da quella italiana. 

Prima di buttarsi a capofitto nel provare a imitare la pronuncia francese recitando frasi estrapolate dai contesti, sarebbe opportuno fare un passo indietro e ricominciare dalle basi. 

L’alfabeto francese può confondere gli italiani perché i caratteri si scrivono allo stesso modo, sono cioè quelli dell’alfabeto latino:

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUWXYZ

Le lettere dell’alfabeto francese quante sono?

Le similitudini tra l’alfabeto francese e quello italiano continuano: il numero delle lettere dell’alfabeto francese è 26, esattamente come l’alfabeto italiano, includendo anche le lettere straniere. 

La cosa da aggiungere e da tenere presente è che una delle caratteristiche del francese scritto è la presenza dei segni diacritici, anche se questi non fanno ufficialmente parte dell’alfabeto. 

I segni diacritici non sono altro che gli accenti che leggiamo su quasi tutte le vocali delle parole francesi e che servono a determinare la cadenza della pronuncia della parola. 

Se ai segni diacritici accostiamo anche le legature, cioè due lettere scritte unite, il numero dei caratteri dell’alfabeto francese cresce. 

À Â Æ Ç È É Ê Ë Î Ï Ô Œ Ù Û Ü

Che differenza c’è tra l’alfabeto francese e quello italiano?

Nonostante le tante similitudini, la differenza tra l’alfabeto francese e l’alfabeto italiano è riscontrabile principalmente nella pronuncia. 

Per poter verbalizzare correttamente le parole francesi e per poterle scrivere con la giusta ortografia, bisogna tenere a mente che l’alfabeto francese è composto anche di vocali e consonanti con una pronuncia diversa da quella italiana. 

In questo articolo puoi leggere l’alfabeto francese con la sua pronuncia in trascrizione fonetica

Alcune consonanti nella lingua francese vengono pronunciate in modo diverso in base alle lettere che seguono o precedono: d, p, s, t, x, z non si pronunciano mai se poste alla fine della parola fatta eccezione quando segue una vocale (es.: nous avons pron. nuz avon). 

  • La c, davanti alle vocali e, i, si pronuncia s (es.: facile pron. fasìl). 
  • Il gruppo consonantico ch si pronuncia /sc/ di “scena”; il gruppo consonantico ph si pronuncia /f/. 
  • La g, se precede le vocali e, i, y si pronuncia /sg/; se invece precede la n si pronuncia come la /gn/ italiana. 
  • La doppia L, se si trova prima di un i, viene pronunciata come i di “ieratico”. 
  • Se la p precede una s o una t oppure se si trova alla fine di una parola solitamente è muta. 
  • Anche la x se si trova alla fine di una parola solitamente è muta (es.: amoureux pron. amurœ ). 
  • Nei verbi la desinenza ent alla terza persona plurale non si pronuncia mai (es.: ils parlent pron. il parl). 

Negli infiniti, alla fine di un verbo la r non si pronuncia (es.: parler pron. parlé).

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Come si scrive l’alfabeto in francese?

Memorizzare l’alfabeto francese tenendo presente la pronuncia scritta ti permetterà di prendere confidenza con la lingua e i suoi suoni, ti aiuterà a non assorbire le brutte abitudini di pronuncia e a farti sentire più a tuo agio nella comunicazione orale. 

Gli accenti sono la prima particolarità dell’alfabeto francese scritto: questi si dividono in accento acuto, grave, circonflesso e dieresi. 

Qui di seguito troverai una tabella in cui saranno scritte le lettere e la relativa pronuncia con trascrizione fonetica. 

C’è da sapere che le vocali, in numero inferiore alle consonanti, sono quelle che creano maggiori difficoltà agli studiosi del francese

L’accento posto su una vocale, infatti, può modificarne completamente il suono. 

Portiamo l’esempio della vocale U che si pronuncia con un suono che è a metà tra la u e la i (anche se ha l’accento circonflesso); se, invece, è seguita da una n o una m, quella u si pronuncerà in maniera nasale (lundi: /lœ̃ˈdi/). 

Aaa/a/
Bb/be/
Cc/se/
Dd/de/
Eee/ə/
Ffeffe/ɛf/
Gg/ʒe/
Hhhache/aʃ/
Iii/i/
Jjji/ʒi/
Kkka/ka/
Llelle/ɛl/
Mmemme/ɛm/
Nnenne/ɛn/
Ooo/o/
Pp/pe/
Qqku/ky/
Rrerre/ɛʁ/
Ssesse/ɛs/
Tt/te/
Uuu/y/
Vv/ve/
Wwdouble vé/dublə’ve/
Xxixe/iks/
Yyi grec/i grɛk/
Zzzède/zɛd/

Nell’alfabeto francese ci sono tre accenti grafici (che non sempre indicano la sillaba tonica, come avviene in italiano) più una cedilla ç e una dieresi che, pur non essendo degli accenti, modificano la pronuncia. 

L’accento acuto é si usa solo sulla vocale e per indicare un suono chiuso. 

L’accento grave può servire a distinguere due parole con lo stesso suono ma con significato diverso (es.: il habite à Paris; il a 3 ans). Se tale accento si trova sulla è indica che la vocale ha un suono aperto

L’accento circonflesso spesso è presente nelle parole che avevano accanto alla vocale una s caduta nel tempo (es.: hôpital).

La dieresi indica che le vocali del dittongo si pronunciano separatamente; all’opposto la legatura contrae due lettere: œ e æ. 

Il segno grafico della cedilla ç si utilizza solamente sotto la lettera c e solo davanti alle vocali a, e, u per pronunciare il suono /s/ invece che il suono /k/. 

La combinazione di alcune lettere forma i dittonghi. I dittonghi francesi più frequenti sono: 

a+u=o (autobus /otobus/)

e+a+u=o (beau /bò/)

o+i= ua (toi /tuà/)a+i= e (Mai /me/)

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Studiare le regole dell’alfabeto francese è davvero molto utile per poter imparare a pronunciare le frasi nel giusto modo. 

Lo studio teorico, però, donerà i suoi più grandi risultati quando inizierai a fare pratica di ascolto di persone madrelingua: puoi guardare film e serie televisive in lingua francese, ascoltare podcast e musica in francese oppure il metodo infallibile e antico, studiare francese a Parigi, ad esempio

Se, invece, hai voglia di confrontarti con un tutor madrelingua per imparare la corretta pronuncia del francese, puoi cercare il tuo professore di francese su italki

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