L’elemento più triste della storia di Maria Montessori è che si innamorò di un collega con cui ebbe una relazione da pari a pari, ma che non fu mai in grado di sposare. Da loro nacque un figlio, ma per lei, essere una madre senza un marito avrebbe dovuto essere una cosa polemica, sopratutto nell'ambito lavorativo. Per questo decise di affidare il bambino ad un'altra famiglia, e di andare a trovarlo ogni tanto, presentandosi come una zia. Tutto questo per non pregiudicare la sua carriera.
Alla fine, il padre del bambino fu convinto dalla sua famiglia, a sposare un’altra. Da quel momento in poi Montessori si vestì di nero per rappresentare il lutto che sentiva per l’amore che aveva perso.
Dopo un breve rapporto professionale con Mussolini, che diventò un male quando lei si rese conto che avevano ideali diversi l'uno dall'altra, fu costretta a lasciare l’Italia. Fortunatamente a quell’epoca fu capace di riprendere suo figlio, quindi insieme viaggiarono prima in Spagna e poi in India.
Maria Montessori morì nel 1952 in Olanda, ma il suo ingegno e la rivoluzione pedagogica che creò, vivono ancora in tutti gli angoli del mondo.