Una tradizione piemontese: la merenda sinoira Ciao a tutti e buon anno nuovo! Oggi andiamo in Piemonte per conoscere una tradizione meravigliosa. La merenda sinoira è una tradizione piemontese che nascenel mondo contadino. Il termine "sinoira" deriva da "sin-a", che in dialetto piemontese significa "cena". Questo spuntino sostanzioso veniva consumato nel tardo pomeriggio, intorno alle cinque, per sostenere i lavoratori agricoli fino alla cena, spesso posticipata nelle lunghe giornate estive. Somiglianze In un certo senso, possiamo dire che la merenda sinoira è la 'nonna' dell'apericena moderno: un pasto leggero ma sostanzioso in un contesto sociale e informale. Questa tradizione piemontese ha analogie con altre usanze mediterranee come i "mezze" greci o turchi, mantiene una sua unicità legata ai prodotti e alle abitudini locali. Le origini Originariamente, la merenda sinoira era composta da alimenti semplici e nutrienti: pane, formaggi, salumi. Questi cibi venivano trasportati nei campi all'interno di un fazzoletto e consumati durante una pausa dal lavoro. Con il tempo, soprattutto in occasione di lavori comunitari come la trebbiatura si è arricchita di ulteriori pietanze, diventando un momento di festa. Oltre ai salumi e ai formaggi, si aggiungevano antipasti tipici piemontesi come verdure con tonno e uova sode, funghi sott'olio, verdure sott'aceto o crude in pinzimonio, insalate composte e frittate di erbe o patate. Per concludere, dolci e frutta come pesche, fragole o "pan perdu" (pane raffermo ammorbidito nel latte, poi fritto) deliziavano i palati dei commensali. Nonostante la scomparsa del Piemonte contadino, la tradizione della merenda sinoira è sopravvissuta e ha conosciuto una nuova vita. Oggi rappresenta un'occasione per trascorrere piacevoli momenti in compagnia, magari durante una gita fuori porta alla ricerca di trattorie, agriturismi o osterie che offrono prodotti tipici locali. E voi la conoscevate? Un saluto e alla prossima! Marco