Marco
Giáo viên chuyên nghiệp
Intelligente, astuto o sagace? Il dilemma della scelta delle parole Quando iniziamo a esprimerci in una nuova lingua (in questo caso l'italiano) tutto sommato la nostra area espressiva è abbastanza limitata e in un certo qual modo è più semplice parlare. Per usare un esempio, è come quando arrivati in una nuova città, andiamo sempre negli stessi bar e negli stessi ristoranti che si trovano in una certa zona, l'unica che conosciamo. In questa fase dell'apprendimento linguistico useremo allora parole come "buono" e "cattivo", "simpatico" e "antipatico", "freddo" e "caldo" e quindi ci muoveremo per macro aree. Cosa succede però quando progrediamo e conosciamo più parole? La scelta diventa più difficile (o avrei dovuto forse dire "ardua" e "difficoltosa"?). Dobbiamo quindi scegliere con cura la parola esatta per esprimere più in dettaglio la nostra idea o la nostra emozione. Adesso -per continuare con l'esempio- conosciamo tutta la città e non è sempre facile scegliere il ristorante giusto per cenare. O, per usare un'altra metafora, quando siamo a un livello iniziale con una nuova lingua è come se fossimo pittori che usano soltanto i colori primari. Ma poi, mano mano che diventiamo più bravi, iniziamo a usarne sempre più di colori, creando più sfumature. Ad esempio vi è differenza tra il più generico aggettivo "intelligente" che implica l'applicazione dell'intelligenza in diverse situazioni e un altro aggettivo come "astuto" che non di rado può assumere un valore negativo e allude a un'intelligenza rivestita spesso di furbizia. Ma invece cosa vuol dire "sagace"?
"Con una risposta sagace, Mario ha dimostrato di avere un grande intuito e di aver trovato la soluzione". Cosa vuol dire in questa frase "sagace"?
acuta, sottile, perspicace
ottusa, sciocca, insensata
curiosa, inopportuna, distante
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27 Thg 06 2024 05:38